Niente Isola dei Famosi 2023 per Alvin, una lite con Ilary Blasi dietro l’addio dell’inviato. Secondo alcune voci di corridoio i due non si sopportano più, l’ultimatum del produttore milanese: “O io o lei, per quanto mi riguarda finisce qui”.
Isola dei Famosi 2023, lite tra Alvin e Ilary Blasi: ecco perché l’inviato non ci sarà
L’edizione 2023 dell’Isola dei Famosi non sarà orfana di Alvin, noto conduttore e produttore milanese e inviato dell’avventuroso reality Mediaset. Al suo posto dovrebbe essere ingaggiato Paolo Ciavarro, compagno di Clizia Incorvaia. Altre voci vedono invece tra i favoriti l’attore e modello turco Can Yaman. Alvin è un personaggio molto amato dal pubblico dell’Isola dei Famosi, motivo per il quale la sua sostituzione ha creato molto disappunto sul web. Secondo alcune voci di corridoio, dietro l’addio di Alvin ci sarebbe un litigio con la conduttrice Ilary Blasi, che avrebbe spinto l’inviato ad allontanarsi dal programma. Lo sostiene un articolo del settimanale DiPiù, secondo il quale i due ormai non riescono più a sopportarsi.
L’ultimatum di Alvin: “O io o lei, la mia esperienza finisce qui”
Secondo l’articolo, Alvin e Ilary si sarebbero scontrati spesso nel dietro le quinte della scorsa edizione, portando ad una frattura ormai irreparabile. I due si conoscevano da oltre vent’anni ma ciò non è bastato a trovare un accordo. Secondo alcune voci di corridoio la situazione sarebbe diventata talmente grave da spingere Alvin a dare un ultimatum alla produzione del programma: “O io o lei. Per quanto mi riguarda la mia esperienza all’Isola finisce qui”.
In passato l’inviato aveva smentito i rumor che parlavano di dissapori con l’ex Letterina, alimentati dalle continue frecciate a distanza tra i due durante i collegamenti in diretta. “Ci conosciamo da 24 anni.” -affermava Alvin- “Ci ha stupido questa attenzione verso il nostro modo di comunicare. Per noi era normale, ma abbiamo capito che effettivamente doveva essere veicolato in un altro modo per lo spettatore. Quindi siamo diventati più c***oni”. Qual è quindi la verità? Dietro gli “scherzi” c’era davvero un malessere più grave?