Anche la giornata di Venerdì 3 Febbraio si sporca dell’ennesimo di cronaca, stavolta accaduto all’Isola d’Elba. Si tratta dell’omicidio di Angelo Carugati, un cuoco di origini milanesi, ucciso a pugni e bastonate.
C’è ancora molto da chiarire su quanto successo.
Omicidio di Angelo Carugati a causa di un cellulare
Le notizie spiacevoli non hanno mai fine e, questa volta, a cambiare è il luogo. All’Isola d’Elba si piange la morte di Angelo Carugati, un 53enne milanese ma in Toscana da diverso tempo. Il cuoco è stato ucciso Giovedì 2 Febbraio (in mattinata) ed è stato ritrovato nel centro storico di Portoferraio, chiuso in uno scantinato.
Da sempre un lavoratore, si era dato da fare sia nell’ambito della ristorazione – coprendo il ruolo di aiuto cuoco e cuoco – sia facendo dei lavoretti di diverso tipo. L’evento ha richiesto l’impegno delle forze dell’ordine di Portoferraio, subito al lavoro per ricostruire la scena del delitto. Dopo qualche ora dal ritrovamento del corpo, i carabinieri hanno individuato il possibile autore del crimine: si tratta di un marocchino di 24 anni, già conosciuto per diversi reati.
In base alle indagini in corso, il giovane pluripregiudicato sembrerebbe aver colpito con calci e pugni il 53enne milanese, utilizzando ogni oggetto che gli capitasse a tiro, infliggendogli dolore anche con delle bastonate. Questa violenza prolungata ne avrebbe poi causato il decesso. Dopo aver commesso il crimine il “colpevole” si è allontanato ed è stato poi fermato dai militari e portato in caserma. Nell’abitazione dell’indagato sono stati ritrovati alcuni oggetti della vittima, ovvero orologio e cellulare. Pertanto è già stata confermata l’accusa di rapina.
Appare però strano che il caso sia degenerato così tanto per una semplice rapina, che ha poi incluso oggetti di poco valore. Si suppone che i due già si conoscessero e avessero trascorso insiere la serata del Mercoledì. Poi qualcosa potrebbe aver acceso una discussione.
Continuano le indagini per trovare il movente.
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