Jankto è ritornato a giocare in Italia dopo aver fatto coming out nei mesi scorsi. Il suo rientro ha visto il commento ambiguo del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi che poi è stato costretto al chiarimento.
Jankto al Cagliari: dopo il coming out torna in Italia
Jankto è un centrocampista e calciatore che si è trasferito al Cagliari, scoperto dai dirigenti dell’Udinese. Arrivato in Italia dallo Slavia Praga dopo aver giocato anche un campionato 2015/16 in prestito all’Ascoli, è stato acquistato nell’estate 2018 dalla Sampdoria, dove è rimasto tre anni. Successivamente, il calciatore ha vissuto un passaggio al Getafe e il ritorno in patria allo Sparta Praga.
Il calciatore Jankto, scorso febbraio, aveva fatto parlare di se quando aveva annunciato la propria omosessualità, rompendo un tabù del calcio moderno. ”Sono gay, non voglio più nascondermi. Voglio vivere la mia vita in libertà senza paure, pregiudizi e violenza” aveva detto.
Il ministro Abodi finisce nella bufera per le sue parole
Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi è finito nella bufera per aver commentato in modo non chiaro e quasi inspiegabile il ritorno di Jankto in Italia in riferimento al suo coming out. ”Se devo essere sincero non amo, in generale, le ostentazioni, ma le scelte individuali vanno rispettate per come vengono prese e per quelle che sono’‘. ”La società probabilmente, in generale, ancora qualche passo in avanti può farlo. Per quanto mi riguarda è prima di tutto una persona e secondo è un atleta. Non faccio differenze di caratteristiche che riguardano la sfera delle scelte personali”, ha aggiunto l’ex presidente della Lega Serie B a a ‘24 Mattino’ su Radio 24.
Poi, è arrivato un chiarimento su Twitter: ‘‘A esser corretti ho risposto dicendo: per me esistono le persone – precisa Abodi -. Ho parlato di rispetto per le scelte e, aggiungo con convinzione e per correttezza, per la natura umana. Rispetto è un valore non equivocabile, da garantire. Poi, posso non condividere alcune espressioni del Pride?”.