Julian Assange, la moglie Stella chiede la liberazione del marito che dal 2019 è rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, il più duro del Regno Unito, in attesa della decisione sull’estradizione richiesta dagli Usa dove rischia fino a 175 anni di carcere.
Julian Assange, la moglie Stella chiede la liberazione
Stella è la moglie di Julian Assange e ha lanciato un grido per far liberare il marito. “La verità è la nostra difesa: voglio che Julian torni a casa quanto prima. La sua battaglia per la libertà riguarda tutti noi. L’attacco a Julian è un attacco alla libertà di stampa ed è un attacco a tutti coloro che vogliono raccontare la verità. Il 3 maggio è la giornata mondiale della libertà di stampa e chiedo a tutti voi, in quell’occasione, di ricordare Julian”.
Il presidente Fnsi Vittorio Di Trapani ha espresso la vicinanza di tutto il sindacato al giornalista e attivista australiano e ha sottolineato che “l’interesse pubblico a sapere viene prima di ogni altro diritto. Il giornalismo non è e non può essere giudicato come un crimine’. “Questo slogan – ha annunciato – lo porteremo il 3 maggio giornata della libertà di stampa in diverse piazze. Saremo a Venezia, a Napoli, a Roma, a Milano. Come sindacato dobbiamo accendere l’attenzione sul caso Assange”. Qualcosa si sta muovendo, perché “da oggi quasi venti sindacati nazionali in giro per l’Europa dichiarano Julian Assange iscritto alle loro liste, è una lista lunga”.
Presentato il libro a Roma sulla sua storia
Giovedì 27 aprile è stato presentato a Roma il libro di Nils Melzer “Il processo a Julian Assange – Storia di una persecuzione”, edito da Fazi Editore. “Quella di Julian Assange è una questione che riguarda la libertà di stampa e nel libro sono descritte tutte le bugie e l’opera di delegittimazione di cui è stato vittima il fondatore di WikiLeaks. Il giornalismo non può essere giudicato come un crimine, è uno slogan che porteremo nelle piazze il prossimo 3 maggio, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa”, ha dichiarato il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Vittorio di Trapani.
All’evento ha partecipato anche la giornalista d’inchiesta Stefania Maurizi, autrice della prefazione del volume: “Assange sta subendo un’ingiustizia mostruosa. Si tratta di uomo che ha avuto l’idea geniale di creare un’organizzazione giornalistica che aprisse uno squarcio in quello che io chiamo il potere segreto, il livello più alto del potere che teme la luce del sole. Per questo lavoro non ha più conosciuto la libertà, sono 13 anni che non cammina più per la strada da uomo libero. Quello di Melzer è un libro da leggere assolutamente”.