Si alza la tensione in Moldavia, si teme un “golpe bianco“: che cos’è? Che cosa c’entrano la Russia e Vladimir Putin? Lo spettro della guerra incombe anche sul paese più povero d’Europa. Dopo una serie di esplosioni e sparatorie in Transnistria, la Moldavia e l’Europa orientale sono in stato d’allerta.
Tensione in Moldavia: esplosioni al confine con la Transnistria
La tensione è sempre più alta nell’Europa orientale, dove sono in molti a temere un espansione delle operazioni militari russe al di fuori dei confini ucraini. Nella notte del 7 maggio, il Ministero dell’Interno della Transnistria, stato fantoccio nel territorio della Moldavia controllato dalla Russia, ha segnalato quattro esplosioni nella zona del villaggio di Varancau, per le quali viene accusata l’Ucraina.
Altri attacchi terroristici al confine dopo quelle dello scorso aprile che non fanno che aggravare lo stato d’allerta in cui si trova la Moldavia. “L’impatto della guerra sulla Moldavia è e sarà drammatico.” -afferma il Ministro degli esteri moldavo Nico Popescu- “Vediamo segnali di guai, indicazioni di operazioni sotto falsa bandiera e pretesto per l’assalto militare. Vogliamo diplomazia e dialogo. Dipendiamo da queste cose. Ma vogliamo anche che il mondo sappia quanto siamo vulnerabili. Se l’aggressività non provocata non viene controllata, potrebbe diffondersi“.
Da mesi si parla di un possibile e forse inevitabile attacco russo, per prendere definitivamente il controllo della Transnistria e dell’intero paese. La Moldavia è il paese più povero d’Europa e ha un esercito di gran lunga inferiore a quello dell’Ucraina, arretrato e composto da circa 4mila uomini. Il Consiglio europeo si prepara all’invio di armi e fondi per il paese, mentre si spinge per un suo avvicinamento ed eventuale adesione all’Unione Europea.
Il rischio “golpe bianco” in Moldavia: cos’è e cosa c’entra Putin
Non è solo il rischio di un attacco convenzionale a mettere sotto pressione la Moldavia. Secondo il quotidiano Avvenire, infatti il paese rischierebbe un “golpe bianco“, anche detto “golpe silenzioso” o “morbido”. Con questa espressione si intende un colpo di stato messo in atto senza l’uso della violenza, da parte di un governo che abusi del potere legislativo in modo anticostituzionale. In base a diverse fonti, infatti, sarebbero in corso operazioni di sabotaggio russe con lo scopo di indebolire il governo della premier Maia Sandu. L’obiettivo di Vladimir Putin, quindi, sarebbe quello di “tenere fuori Usa e Ue dalla Moldavia e arrivare e sostituire i vertici politici”.
Forze dell’opposizione già spingerebbero per cambiare schieramento ed evitare l’invasione russa. Avvenire riporta inoltre di un documento che starebbe facendo il giro delle chat in Moldavia. Il testo denuncia il mancato supporto europeo, le tante promesse che non sarebbero state mantenute dagli alleati occidentali: “Alla Repubblica di Moldavia è stata promessa assistenza finanziaria, sotto forma di sovvenzioni e prestiti, per un totale di circa 977 milioni di euro e circa 324 milioni di dollari solo dall’inizio di quest’anno. Si tratta di circa 1,33 miliardi. Ma i cittadini si domandano dove sono i soldi. Dov’è il miliardo promesso dai partner occidentali?”.