Il medico infettivologo Massimo Galli l’11 luglio ha compiuto 70 anni e da novembre sarà in pensione. Il suo volto è diventato familiare in virtù delle sue numerose ospitate nelle diverse trasmissioni televisive come esperto nella lotta contro il Covid. Primario di malattie infettive al Sacco di Milano e docente alla Statale, è stato un punto di riferimento per tantissimi medici nel corso degli anni.
Massimo Galli: età e biografia
Massimo Galli è nato a Milano l’11 luglio del 1951. Ha 70 anni. Si iscrive alla facoltà di Medicina e Chirurgia a Milano e consegue la laurea nel 1976. E’ specializzato in allergologia, immunologia clinica e malattie infettive. Dopo la laurea inizia a lavorare presso l’Ospedale Sacco di Milano.
Dal 2000 all’Università Statale di Milano, Galli è professore ordinario di malattie infettive.
Dal 2008 dirige la Clinica di malattie infettive dell’Ospedale Sacco.
Prima di dare il suo prezioso contributo alla lotta al Coronavirus, tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, Massimo Galli è stato uno dei maggiori studiosi nel campo dell’AIDS, che all’epoca mieteva numerose vittime.
Tanti dei passi avanti nella comprensione del virus dell‘HIV e nelle successive cure, si devono proprio al suo impegno.
Galli, oltre all’italiano, parla anche l’inglese, il francese e lo spagnolo. È autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche su riviste specializzate ed è segretario di due organizzazioni di volontariato. Attualmente Galli collabora con il Corriere della Sera.
Massimo Galli e il Covid
Dall’inizio della pandemia, l’infettivologo Massimo Galli è stato uno degli esperti più ospitati e preso in considerazione nelle trasmissioni televisive italiane.
Con il diffondersi del Covid-19, Galli diventa una figura di spicco nella divulgazione scientifica attraverso i mezzi di comunicazione, occupandosi in particolare della mappatura dei contagi e delle cure.
Ultimamente, Galli si è anche espresso pubblicamente ed apertamente sul rendere obbligatorio il vaccino: “Non ho mai avuto la benché minima esitazione sull’obbligo vaccinale, nel senso che ne già ho sostenuto la necessità a suo tempo, cioè quando si parlava dell’obbligo vaccinale in caso non si fosse riusciti a ottenere il minimo indispensabile di vaccinazioni per il morbillo nei bambini”.
“Non è certo dal punto di vista ideologico che non sarei d’accordo. Mi sembra però che ci sia una tale dispersione di pareri nell’ambito politico che la battaglia sull’obbligo potrebbe rischiare di diventare così lunga da rischiare di non portarci al risultato desiderato in tempi brevi”, ha aggiunto.
La nuova vita privata di Massimo Galli
Massimo Galli l’11 luglio ha compiuto 70 anni e da novembre sarà in pensione. Intervistato da Repubblica ha dichiarato cosa farà dopo la pensione: “Resto un medico, mi dedicherò alla ricerca scientifica e storica. Penso ad una fondazione per studiare i virus e le cause di morte a Milano a partire dalla peste del 1452. Conoscere meglio i virus può aiutare la messa a punto dei farmaci. Scrivere la storia clinica dei decessi fornirà dati preziosi ai medici del futuro”.
Sempre a Repubblica parla della sua nuova vita privata: “Questa è la mia vita privata. Non sarò più primario e non insegnerò più all’università, ma curerò chi me lo chiede. Se avessi dato importanza ai soldi non avrei fatto l’infettivologo. Però ho tanti pazienti che sono diventati amici: fino a quando la testa tiene resterò il loro dottore“.
Insomma, il dottore Galli continuerà in qualche modo ad esercitare finché il suo corpo e la sua testa saranno dalla sua parte.
Massimo Galli moglie
Non si hanno notizie sulla vita privata dell’infettivologo Massimo Galli. Non ha account social ed è sempre stato discreto sulla sua vita privata.
Si sa che è sposato. Il professore Galli, nel maggio 2020, durante un collegamento da casa sua per la trasmissione Domenica In si è lasciato andare a una battuta: “Mia moglie ha pulito sempre” e lei lo riprese in diretta.