Lando Buzzanca è stato un grande attore, riconosciuto a livello nazionale ma anche internazionale. Purtroppo gli ultimi anni, ci si ricorda più delle diatribe nella sua famiglia che della sua grande carriera cinematografica.
Lando Buzzanca, chi era: vita privata
Lando Buzzanca è nato a Palermo nel 1935 da una famiglia di attori, si è trasferito a Roma all’età di 17 anni per frequentare corsi di recitazione all’Accademia Sharoff. La sua carriera di attore è iniziata con una comparsa partecipando a kolossal, come per esempio “Ben Hur”(1959) di William Wyler. . Con l’interpretazione ne I Vicerè del 2007, si aggiudica una candidatura al David di Donatello 2008 come miglior attore. Dal 2012 al 2017 lo ricordiamo nella serie Il restauratore, nel video musicale “Amo Milano” di Dargen D’Amico, e nell’undicesima edizione di Ballando con le stelle in coppia con Sara Mardegan.
A soli sedici anni Buzzanca sposa Lucia Peralta con cui dà alla luce i loro due figli: Massimiliano e Mario. Nel 2016 conosce la sua nuova compagna Francesca Della Valle, più giovane di lui di 35 anni. Nell’estate del 2014, dopo diverse voci a riguardo, Lando Buzzanca confessa al settimanale “Oggi” di aver tentato il suicidio, provando a tagliarsi le vene il 7 agosto del 2013. Negli ultimi mesi, la sua vita è stata al centro di ostilità tra la compagna, Francesca Della Valle e l’amico e medico di fiducia Fulvio Tomaselli, e dall’altra i figli di Buzzanca, Massimiliano e Mario.
Lando Buzzanca: malattia e causa morte
L’attore, che per anni ha combattuto contro la demenza senile, era stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Gemelli di Roma lo scorso 8 novembre dopo un lungo periodo passato presso una rsa. Le sue condizioni di salute si erano aggravate da più di un mese, quando era stato ricoverato in ospedale in seguito a una caduta dello scorso novembre. Il 18 dicembre 2022 Lando Buzzanca è morto al Policlinico Gemelli di Roma dove era ricoverato da tempo.
Lando Buzzanca: le accuse della compagna
Francesca Della Valle ha lanciato una serie di accuse a seguito della morte dell’attore. “Tutto quello che ho fatto finora è nulla rispetto a quello farò: da oltre un anno e mezzo denuncio il fatto che avevano abbandonato Lando in una Rsa contro la sua volontà. A ciò si contrappongono menzogne e calunnie di chi vuole nascondere la verità: è stato ammazzato dall’applicazione della legge 604. Quella sull’amministratore di sostegno, voluta da chi gli era accanto. L’ho visto il 1 dicembre ed era migliorato, poi in 17 giorni di hospice è peggiorato”.
I film famosi
Diversi sono stati i suoi film, che gli hanno portato la fama di sciupa femmine. “La trincea”(1961) e “Il mondo è una prigione”(1962). “Divorzio all’italiana”(1961) e in “Sedotta e abbandonata”(1964). Nel corso della sua carriera ha lavorato con artisti importanti: : Elio Petri nel drammatico “I giorni contati” (1962), Dino Risi nel cult “I mostri” (1963), Castellano e Pipolo nel loro esordio alla regia “I marziani hanno 12 mani” (1964), Steno in “Letti sbagliati” (1965) con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Luigi Zampa nel film a episodi “I nostri mariti” (1966) e “Le dolci signore” (1967) e Alberto Lattuada che lo rende per la prima volta protagonista con “Don Giovanni in Sicilia” (1967).
Poi ecco le commedie erotiche, che gli assicurano il vero successo anche a livello internazionale, inizia con “Il merlo maschio” (1971) di Pasquale Festa Campanile, dove fa coppia con Laura Antonelli. Da questo momento in poi lavora affianco ad attrici bellissime, tra cui: Catherine Spaak in “La schiava io ce l’ho e tu no” (1973), Joan Collins ne “L’arbitro” (1974), Sylva Koscina in “Il cav. Costante Nicosia demoniaco ovvero: Dracula in Brianza” (1975) di Lucio Fulci.
LEGGI ANCHE: Cassano, Argentina Campione del Mondo e lui mantiene la promessa. Poi i soliti complimenti a Messi