Chi è oggi Laura Speranza, moglie di Stefano Tacconi: cosa sappiamo sul suo conto? Scopriamo qualche informazione in più sulla compagna di vita dell’ex portiere della Juventus.
Chi è oggi Laura Speranza, moglie di Stefano Tacconi: vita privata e carriera
Nata a Rovereto, in provincia di Treno, Laura Speranza è la moglie di Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e della Nazionale Italiana. Ex modella, è molto più giovane rispetto al suo compagno di vita, nato nel 1957. Stanno insieme ormai da oltre trent’anni, ma si sono ufficialmente sposati solo nel 2011. Molto riservata rispetto al marito, non è solita fare molte apparizioni pubbliche, sebbene sia occasionalmente apparsa in tv al suo fianco.
Uno dei momenti più difficili della vita della coppia è stato senz’altro l’ischemia cerebrale che ha colpito Tacconi il 23 aprile 2022. Laura Speranza ha parlato di questo orribile periodo in un’intervista concessa a Pomeriggio 5: “Io lo aspettavo a casa perché era il giorno del mio compleanno, ma lui non è tornato e mi ha chiamato l’ospedale di Asti. La sera prima è andato a un evento con nostro figlio Andrea. La mattina dopo Stefano aveva un forte mal di testa e ha preso un analgesico. Poi è caduto a terra”. Dopo un lungo ricovero all’Ospedale di Alessandria, Tacconi è tornato a casa e ha cominciato un lungo percorso di riabilitazione.
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Vita privata, i figli della coppia
Laura Speranza e Stefano Tacconi sono i genitori di ben quattro figli: Andrea, Alberto, Vittoria e Virginia. Il più famoso dei quattro è il più grande, Andrea, che ha prima tentato di sfondare come calciatore seguendo le orme del padre e ha poi optato per una carriera nel mondo dello spettacolo. Tutti e quattro sono stati molto vicini al padre durante la sua malattia. Lo ha spiegato lui stesso in un’intervista concessa a Verissimo: “La mia famiglia è di fondamentale importanza, sono stati sempre presenti per me. Ho il mio team che mi supporta. Li ho avuti tutti dopo aver smesso di giocare a calcio per poterli godere appieno, ho vissuto la paternità a pieno ritmo. Ora, non mi lasciano neanche avvicinare al vino, né fumare… Quando cerco di prendere un sorso, ricevo uno schiaffo scherzoso”.