Chi era Lelio Luttazzi, celebre compositore e showman scomparso nel 2010. Artista poliedrico, ha segnato un’epoca dello spettacolo italiano. Scopriamo qualcosa in più sul suo conto, dalla carriera di successo alla vita privata, fino alla causa della morte.
Chi era Lelio Luttazzi, carriera e vita privata dello showman
Nato a Trieste il 27 aprile 1923, Lelio Luttazzi era un eclettico artista italiano che, nel corso dei suoi sessant’anni di carriera, è stato compositore, pianista, regista, conduttore in radio e tv, attore, cantante e showman. Cresciuto solo da sua madre dopo la prematura scomparsa del padre, lascia ben presto i suoi studi di Giurisprudenza per dedicarsi completamente alla musica. Si trasferisce a Milano nel 1948, dove lavora con l’etichetta CGD. Nella città lombarda comincia a farsi conoscere nel mondo musicale. Nel 1950 diventa direttore d’orchestra per la Rai. Nel corso della sua carriera a composto brani per importanti interpreti italiani come Mina e il Quartetto Cetra e ha scritto diversi prezzi jazz molto apprezzati.
Nel 1962 Lelio Luttazzi ha fatto il suo esordio come conduttore televisivo, con il programma Il paroliere questo sconosciuto. Negli anni si fa apprezzare sul piccolo schermo con molti altri programmi come Studio Uno, Doppia Coppia, Teatro 10 e Ieri e oggi. Si fa vedere anche come attore, recitando in pellicole come L’avventura e L’ombrellone, e nella serie antologica Biblioteca di Studio Uno.
L’ingiusto arresto nel 1970 e il ritiro dalle scene
La sua carriera subisce uno stop improvviso nel 1970, quando viene arrestato insieme a Walter Chiari per detenzione e spaccio di stupefacenti. Dopo 27 giorni di carcere Lelio Luttazzi viene rilasciato e prosciolto completamente. Ciononostante i tanti attacchi mediatici subiti e l’atteggiamento della Rai, che lo mise da parte, furono fonte di grande delusione per lo showman, che si ritirò gradualmente dalle scene, lavorando solo saltuariamente sul piccolo schermo. Nell’ottobre del 2022 esce il documentario Souvenir D’Etalie, con cui il regista Giorgio Vendelli prova a far luce sull’“orrore giudiziario” che ha rovinato il conduttore.
“Fu una stramaledetta vicenda.” -affermò la moglie di Luttazzi, Rossana Moretti– “Un’ingiustizia che lo segnò per sempre e forse con questo film riusciamo a capirla e chiarirla per sempre, è una vita che Lelio prima e io ora facciamo causa, basta che arrestino qualcuno di noto per stupefacenti e c’è sempre chi cita Luttazzi, ma è totalmente sbagliato”.
Vita privata: moglie, figlia
Lelio Luttazzi trovò l’amore nella giornalista Rossana Moretti, sua moglie dal 1979 al giorno della sua morte. I due si incontrarono per la prima volta ad una cena tra amici nel 1976, come racconta Rossana in una recente intervista: “Io lavoravo a Il Giornale, ci siamo conosciuti a casa di un’amica giornalista, io ero molto più giovane di lui ma abbiamo deciso che saremmo stati insieme e lo siamo stati per 36 anni, ci siamo sposati ed è stata una favola. Il nostro amore nacque un po’ per caso a questa cena da una mia collega, molto semplicemente devo dire”. Dal loro amore nasce una figlia, Donatella, che segue le sue orme e si costruisce una carriera nella musica.
La causa della morte di Lelio Luttazzi
Lelio Luttazzi è morto l’8 luglio 2010, all’età di 87 anni, spossato dalle complicazioni mediche causate da un male di cui soffriva da tempo, la neuropatia periferica. La sua situazione si era aggravata improvvisamente tre mesi prima del suo decesso. Sua moglie era inconsolabile: “Ho perso un marito, un figlio, un amante, il mio amico migliore. Non esistono aggettivi per descrivere il mio dolore. Lunica cosa che, almeno un po, mi rasserena è sapere che lho accompagnato fino alla fine, lho voluto a casa ed è morto fra le mie braccia. Io ero il suo angelo custode, ma lui era il mio”. Le sue ceneri furono sparse in mare nel golfo di Trieste dalla sua barca, l’Oblomov.