Si registra un incremento di casi e ricoveri da Covid-19. L’impennata, accompagnata dall’ingresso della stagione invernale, preoccupa i medici. E l’Ema lancia l’allarme: “iniziata la quarta ondata“. Intanto, per inspessire la protezione contro il virus, si valuta la somministrazione della quarta dose ai soggetti fragili.
Quarta ondata: cosa dice l’Ema
“La situazione epidemiologica in Europa è molto preoccupante. Stiamo entrando nell’inverno con un aumento di casi e di ricoveri. Questo enfatizza il concetto che è molto importante che ognuno si vaccini o completi il ciclo di vaccinazione, perché non siamo tutti protetti finché ciascuno non è protetto“. Lo ha detto il capo della task force dell’Ema che si occupa di studi clinici e produzione, Fergus Sweeney, in conferenza stampa. La conferma arriva anche dal responsabile vaccini dell’Agenzia europea del farmaco, Marco Cavaleri: “Siamo già nella quarta ondata della pandemia“.
Intanto gli enti si muovono per suggerire una via per affrontare l’inverno. L’Ema infatti prevede di pubblicare “una conclusione sul mix di vaccini in un mese da ora“. Alcune mosse, comunque, sono già prevedibili, grazie all’esempio di altri Stati europei. “La maggior parte degli Stati hanno iniziato a somministrare dosi di richiamo a persone vulnerabili o persone a rischio infezioni. Si può prevedere l’espansione di dosi di richiamo come un prossimo passo all’uso di dosi di richiamo alla popolazione generale. Non ci sono ragioni di preoccupazioni sull’uso di dosi di richiamo“, ha detto Cavaleri.
Il richiamo di Astrazeneca e il vaccino per i bambini
“Riguardo alla dose di richiamo di Astrazeneca siamo in dialogo con l’azienda che ha sottomesso alcuni dati che potrebbero supportare l’uso di dosi di richiamo, discuteremo con l’azienda su quale sarà il cronoprogramma e quali saranno le conclusioni“, ha detto Marco Cavaleri. Rispetto all’uso del vaccino Covid Pfizer-BioNTech per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, invece, si avrà una risposta “a dicembre, a meno che non servano ulteriori dati o analisi“.
A che punto è il farmaco anti-Covid, in vista della quarta ondata
Nel Regno Unito è stato autorizzato il farmaco anti-Covid per via orale molnupiravir, di Merck. I tempi per l’ok dell’Ema, però, riferisce Cavaleri: “non sono prevedibili“. L’ente si dice però pronto “a dare assistenza agli Stati che vogliano dare il via libera all’uso di emergenza prima dell’autorizzazione Ue“.
La quarta dose per i soggetti fragili
Intanto il responsabile dei vaccini dell’Ema avanza l’ipotesi della quarta dose per i soggetti fragili. “Ci sono soggetti particolarmente vulnerabili al virus del Covid. Già raccomandiamo una terza dose per pazienti immunodepressi e non è escluso che questa categoria di persone che non rispondono alla vaccinazione possa avere benefici da una quarta dose già adesso“. Per questo l’agenzia europea del farmaco, tra l’altro, sta raccogliendo dati: “per dare indicazioni certe il prima possibile sulle fasce di popolazione che potrebbero beneficiare di una quarta dose nel prossimo futuro“.