Listeria in Puglia, confermato il contagio di una donna partoriente a Foggia. È il primo caso accertato nell’intera regione. Si presumo sia legato al consumo di wurstel confezionati. In rianimazione anche un 55enne con sintomi sospetti.
La listeria arriva in Puglia, primo caso una donna partoriente a Foggia
L’allarme listeria arriva anche in Puglia. Si registra oggi il primo caso accertato di listeriosi invasiva in tutta la regione. Si tratta di una donna partoriente ricoverata da una settimana nel Policlinico Riuniti di Foggia. Si sa ancora poco sulle circostanze che avrebbero portato al contagio, ma si presume sia collegato al consumo di cibo contaminato, nello specifico wurstel e tramezzini confezionati. Sotto osservazione anche un uomo di 55 anni, per cui si sospetta il contagio. Il paziente è al momento ricoverato nel reparto di rianimazione e anche lui pare aver consumato alimenti potenzialmente contaminati. In seguito alla conferma del contagio, la Asl di Foggia ha dato il via ad una serie di nuovi controlli nei supermercati locali, dai quali è emerso che i tramezzini incriminati erano già stati ritirati dal commercio da diverso tempo.
I sintomi e i rischi della malattia
La listeriosi può presentarsi in diverse forme. In genere provoca brividi, febbre, dolori muscolari, nausea, vomito e diarrea. Sintomi tipici di una gastroenterite febbrile acuta che di norma scompaiono dopo massimo una settimana. Il discorso è ben diverso in caso di listeriosi sistemica o invasiva. Nei casi più gravi questa forma più grave della malattia può provocare meningiti, encefaliti e gravi setticemie. Può essere particolarmente pericolosa per le donne incinte, che rischiano di subire un aborto spontaneo, la morte in utero del feto o infezioni neonatali. Il batterio può rimanere in incubazione per lungo tempo: in media tre settimane, ma a volte anche 70 giorni.