Lollobrigida è ancora al centro delle polemiche politiche per la vicenda del Frecciarossa. Il segretario generale della Uil ha portato in Parlamento un modellino di un trenino mentre le opposizioni attaccano Salvini.
Lollobrigida, trenino regalato dalla Uil
Si continua a discutere sul caso di Lollobrigida e il Frecciarossa. L’ultima puntata ha visto protagonista il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che ha “portato un Frecciarossa a batterie come regalo a Salvini, perché più precetta e più le nostre piazze si riempiono”, e così “se eventualmente vuole bloccare i treni, può chiamare Lollobrigida. Ma loro sono andati via prima e quindi ho chiesto alla presidente del Consiglio se potevo approfittare della sua gentilezza per dare questo regalo a Salvini. E’ stata al gioco“, ha dichiarato ancora Bombardieri a “Un giorno da pecora” su Rai Radio1, dopo l’incontro con il governo sulla manovra.
#Bombardieri: All’incontro di oggi con il #Governo abbiamo lasciato al Presidente #Meloni un regalo per #Lollobrigida e #Salvini: un trenino #Frecciarossa a batterie. Perché più ci precettano, più le piazze si riempiono!@PpBombardieri #UGDP pic.twitter.com/bLi7HCoY0k
— Uil Nazionale (@UILofficial) November 28, 2023
Le opposizioni attaccano Salvini
Intanto, le opposizioni hanno chiesto al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, di tenere un’informativa urgente alla Camera sul caso della fermata “ad personam” del treno Frecciarossa per il ministro Francesco Lollobrigida. Il capogruppo di Fratello d’Italia Tommaso Foti ha espresso “solidarietà a Lollobrigida per la vergognosa campagna mediatica e politica fondata sul nulla”. “La solidarietà dovrebbe esprimerla a pendolari, lavoatori e lavoratrici che subiscono ritardi e non hanno in tasca il numero dei vertici di Trenitalia da chiamare per fermarsi alle stazioni che vogliono” ha replicato il Cinque stelle Riccardo Ricciardi. “La solidarietà dovrebbe andare ai lavoratori dei trasporti che sono stati precettati”, gli ha fatto eco il deputato di Avs Marco Grimaldi. Quella di richiedere un’informativa al ministro competente “è una prassi consolidata: chiediamo semplicemente che si possa avere una versione ufficiale e poi ognuno potrà farsi un’idea”, ha spiegato il deputato dem Federico Fornaro