Claudio Lotito è stato eletto in Senato in Molise: “Ho questo popolo nel cuore, sarò la loro voce in Parlamento”. Dopo il tentativo a vuoto nel 2018, il Presidente della Lazio si conquista un seggio, battendo la concorrenza di Ottavio Balducci e Rossella Gianfagna.
Lotito eletto al Senato in Molise: “Sarò la loro voce in Parlamento”
Il Presidente della Lazio Claudio Lotito riesce ad approdare in Parlamento, conquistandosi un seggio in Senato alle elezioni politiche 2022. Candidato con Forza Italia, l’imprenditore romano ha ottenuto il 43% delle preferenze in Molise. Dietro di lui l’avvocato Ottavio Balducci per il Movimento 5 Stelle, fermo al 23,9% e a poca distanza la preside Rossella Gianfagna per il centrosinistra, con il 23,7% dei voti.
Lotito ha commentato la vittoria durante la notte, dichiarandosi molto soddisfatto del risultato: “Io in questa campagna elettorale ho messo cuore, passione e sentimenti autentici che sono stati recepiti dai molisani. Gli abitanti di questa regione mi sono entrati nel cuore e hanno capito la mia totale disponibilità. Ora porterò le loro istanze in Parlamento con la stessa determinazione che ho impiegato nella campagna elettorale. Non saranno traditi perché lo meritano. Questa è una terra fantastica che è stata troppo dimenticata negli ultimi anni e che ha bisogno di una voce in Parlamento“.
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Il precedente nel 2018: la vittoria mancata in Campania e il ricorso nel 2020
Con la sua vittoria in Molise, Claudio Lotito trova finalmente il posto in Parlamento che inseguiva dal 2018. Già durante le precedenti elezioni politiche il Presidente della Lazio si era candidato con Forza Italia, sempre al Senato ma nel collegio plurinominale della Campania 01. In quell’occasione viene battuto per una manciata di voti. Non scattò infatti il secondo seggio per il listino di Forza Italia per il collegio plurinominale al Senato di Benevento, Avellino e Salerno. Nel 2020, in seguito ad un ricorso, il seggio di Vincenzo Carbone viene assegnato proprio a Lotito. L’imprenditore romano, però, non entra mai a Palazzo Madama, per la mancata votazione del Senato in merito.