Luigi Di Maio continua a far discute soprattutto riguardo allo stipendio sostanzioso che andrà a percepire. Tante critiche e polemiche sollevata dal centrodestra italiano con la Commissione esteri Ue che ha chiesto un’audizione.
Luigi Di Maio sul nuovo incarico la Commissione esteri Ue chiede un’audizione
Manca solo l’ufficialità della nomina, attesa a giorni. Quello che è anche certo è che quello di Luigi Di Maio, sarà uno stipendio d’oro. Per il suo ruolo da inviato speciale dell’Unione Europea per il Golfo Persico, l’ex leader pentastellato percepirà cifre non comuni che hanno fatto molto discutere. Così la commissione Affari Esteri dell’Eurocamera chiede di convocare un rappresentante del Consiglio Ue per riferire sulla scelta dell’Alto Rappresentante Josep Borrell di nominare Luigi Di Maio rappresentate speciale per il Golfo. La proposta, avanzata dall’eurodeputata leghista Susanna Ceccardi ed è stata approvata.
“Un risultato importante ottenuto dalla Lega, votato con favore da tutti i gruppi politici, per fare trasparenza e per correttezza delle procedure istituzionali”, ha scritto in una nota Ceccardi. “L’articolo 116 del regolamento del Parlamento europeo stabilisce chiaramente come qualora il Consiglio intenda nominare un rappresentante speciale, il presidente, su richiesta della commissione competente, invita il Consiglio a rispondere a domande in merito al mandato, agli obiettivi e agli altri aspetti pertinenti relativi ai compiti e al ruolo. Ruolo per il quale Borrell ha già indicato Di Maio: incarico non banale, visto che parliamo di una delle aree più critiche del pianeta, dove ci sono interessi importantissimi nel campo energetico per esempio”. Secondo Ceccardi, “è nostro dovere assicurarci che chi rappresenterà le istituzioni europee abbia tutti i gradi per poter svolgere al meglio un ruolo così importante. Ora il Consiglio dovrà fornire specifiche su questa indicazione dell’Alto Rappresentante Borrell. I rappresentanti speciali non sono eletti dal popolo, ma i cittadini europei, gli stessi che con le loro tasse pagano lo stipendio di questo inviato speciale, hanno il sacrosanto diritto di conoscere chi li rappresenta nel mondo”.
Critiche da parte del centrodestra
“Di Maio ha presentato la candidatura quando era ministro degli Esteri” in un governo precedente, quindi “non è il candidato del governo”, ha sottolineato questa mattina il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo. Anche il Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini si esprime sulla vicenda: “Con tutti i diplomatici di carriera che hanno fatto tanto in Italia ed in Europa mandare a mediare il signor Di Maio Luigi è curioso. Non è l’unica iniziativa curiosa da parte delle istituzioni europee che sono più ideologiche che pragmatiche. Penso alle direttive case green, auto green, carni sintetiche, formaggi finti, vini farlocchi. Conto che ci ripensino perché in Italia ed in Europa ci sono mediatori con curriculum assolutamente superiori rispetto al pur rispettabile ex ministro degli Esteri. Non è una questione personale”.