La terza edizione della convention annuale di Assium si è aperta con i saluti del fondatore, il Presidente Federico Bevilacqua che nel suo intervento L’unione di testa, muscoli e cuore fa la forza. Insieme verso il futuro, racconta alla platea come «Assium è nata con uno spirito preciso: l’unione di testa, muscoli e cuore, che genera la forza. Il cuore va messo al primo posto, con l’intento di migliorare, in primis, noi stessi come persone e poi tutelare i consumatori divulgando e promuovendo professionisti e aziende certificate: in questo mondo porteremo valore all’intero settore e alle comunità» E prosegue – «I progetti e le azioni portate avanti insieme alle altre Associazioni come ad esempio la lotta al telemarketing illecito sono dirompenti e hanno la forza di contaminare i professionisti, gli operatori, le agenzie, le istituzioni e tutti coloro che vogliono avere un impatto positivo sulla collettività».
Assium: “L’unione fa la forza. Insieme verso il futuro”
L’evento fin da subito si dimostra un successo in termini di affluenza e di riscontri: overbooking di iscritti con +200 presenze tra professionisti, operatori e imprenditori; +17 speakers che si alternano sul main stage con speech e talk show che intrattengono, formano e ispirano la platea; +2 moderatori che conducono le tavole rotonde con professionalità; +1 una presentatrice dalla risata dirompente che presenta con brio e savoir faire la giornata; +16 sponsors e +11 partners che hanno sostenuto l’evento. La partecipazione è entusiasmante anche nell’area espositiva dove gli ospiti condividono esperienze e proiezioni sul futuro dell’Utility Manager, parlando dei cambiamenti geopolitici e delle normative europee che stanno innovando il settore delle utilities.
La Convention ha un titolo sfidante “L’unione fa la forza. Insieme verso il futuro” e intende esplorare le comunità come luogo di costruzione delle competenze e pratica dei valori, fino alla realizzazione di obiettivi con impatto positivo sulla collettività. Durante la giornata si parla di lavoro di gruppo, realizzazione di un obiettivo condiviso, di telemarketing illecito, di gratitudine, di visioni globali, di come un utility manager certificato UNI 11782:2020 contribuisce a creare valore nella comunità e favorire uno sviluppo sano e positivo per il settore delle utilities. Tornano attuali, in questa giornata, le parole di Henry Ford ‘mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo’ grazie all’ascolto attento che ognuno ha riservato all’altro.
Assium, i relatori che si sono susseguiti sul palco
Ad aprire la kermesse e ad accogliere la platea, i due moderatori dell’evento: l’esperto di economia e finanza Alessandro Plateroti editorialista TG4 e Radio24, Direttore Newsmondo.it e Francesca Favotto giornalista Vanity Fair, communication expert e coach. Insieme al presidente Bevilacqua, a fare i saluti iniziali c’è anche Federico Chiarini, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda l’Associazione più rappresentativa di tutto il Sistema Confindustria, sia in termini di imprese che di addetti, e che contribuisce a circa il 9% delle entrate contributive totali della confederazione. Un esempio di come «unione e cooperazione tra le parti fanno la forza», nello spirito di questa giornata che parla di unione e di futuro. Chiarini sottolinea che «La combinazione tra un modello di impresa contemporaneo, che poggia le basi sulle opportunità offerte dal digitale e dal green deal, e gli attuali scenari globali, incerti e in rapido cambiamento, fanno emergere la necessità di disporre di nuovi professionisti capaci di sostenere le sfide dettate dal tempo. L’utility manager va inquadrato in questa ottica, perché svolge un’attività trasversale.
Nell’azienda odierna, caratterizzata da un alto coefficiente di complessità, occorrono figure in grado di fare sintesi all’interno delle organizzazioni e, in questo caso, di confrontare le migliori opportunità sul mercato per una crescita sostenibile». Dopo l’apertura, va in scena il primo talk show del mattino “L’utility Manager e la creazione del valore per le imprese”, dove modera Alessandro Plateroti e si alternano nelle esposizioni Roberto Bressan M&A Director – Trasporti Romagna S.p.a., Janko Peneff Head of Global Procurement Dompé farmaceutici, Uberto Selvatico Ceo di Isaf Group e di Anselmo Group, Vincenzo Campa Direttore Rete Vendita di Enegan S.p.A, Giuseppe Sini – Direttore della BU Enterprise e SME di Retelit. Durante il dibattito emergono alcuni spunti interessanti: Roberto Bressan evidenzia come «nella comunità, le aziende sono la componente che opera competendo in ambiti dove il concetto di “sviluppo sano” non è più un’opzione ma una necessità. L’utility manager certificato ha le giuste competenze per cercare valore ma anche per proporre le soluzioni più sostenibili».
Uberto Selvatico sottolinea che «un utility manager certificato UNI 11782 svolge un ruolo cruciale nel creare valore nella comunità attraverso una gestione efficiente delle risorse e un’impronta sostenibile. Contribuisce al progresso del settore delle utilities promuovendo pratiche che favoriscono uno sviluppo sano e positivo, garantendo al contempo la soddisfazione delle esigenze della comunità». Giuseppe Sini invece dichiara: «Possiamo contare su una rete di partner sul territorio che sostengono la trasformazione digitale del tessuto imprenditoriale italiano e delle PMI proponendo le nostre soluzioni. In questo senso, è per noi prioritario il senso di unione, condivisione e integrazione per il nostro successo futuro».
Sempre parlando di valori aziendali e utility management, Vincenzo Campa sottolinea: «L’energia costituisce una materia prima, così come la farina per il pizzaiolo. È importante avere la possibilità di dare ai nostri venditori, che sono circa 800, quella formazione tale da non vendere solo una tariffa, ma un risparmio per il consumatore. Condividiamo con Assium l’approccio etico». Janko Peneff evidenzia come: «In un momento storico come quello che stiamo vivendo, affidarsi a un utility manager con competenze verticali, è diventato necessario per le aziende, è sempre più un vantaggio competitivo, specialmente in questo contesto socio economico e geopolitico. Per noi, in Dompé farmaceutici, è stato importante affidare la gestione di queste spese a dei professionisti certificati come quelli di Assium».
Sale poi sul palco Paolo Mutinelli Head of Solutions & Go to Market di Eolo che, con il suo speech ispirazionale dal titolo Digitalizzazione e inclusione, la sfida del futuro sottolinea come la sostenibilità fa rima con «redistribuzione della ricchezza sul territorio, che significa più possibilità per tutti. Il profitto è importante, senza risorse economiche nessuna attività si regge in piedi, ma è fondamentale saper restituire al territorio quanto si ottiene. E chi basa tutto il proprio successo esclusivamente sul denaro guadagnato, non sarà sostenibile ancora per molto».
L’intervento di Ettore Acerbis, Direttore tecnico di Acque Bresciane, è inedito perché per la prima volta si parla di fatture dell’acqua e del ruolo dell’Utility Manager. Nello speech L’acqua è un bene comune: l’utility manager è strategico per sostenibilità e risparmio idrico mostra come l’acqua sia un bene comune e quanto l’utility manager sia strategico per la sostenibilità, la gestione dei consumi dell’acqua. Dichiara: «È una figura importante per guidare il cliente nelle scelte relative al risparmio idrico, e all’eventuale recupero dell’acqua utilizzata»
Grande entusiasmo quando sale sul palco Giuseppe Dell’Acqua Brunone, Ceo di Revoluce e di Stantup, già ospite nella scorsa edizione, che nel suo speech formativo #Nextstep -> Rivoluzione multiutility spiega che «L’Intelligenza Artificiale non è più fantascienza, è realtà. Oggi con un click un software può fare quello che noi facciamo in più passaggi. Ergo, occorre migliorare i processi, condividendoli e non essendone gelosi. Oggi il mercato energetico è dominato da un oligopolio di colossi: occorre che i piccoli operatori facciano massa critica per fare proposte o dire la propria sulle normative. Insieme si porta valore aggiunto, linfa al settore… Sono finiti i tempi in cui ci si faceva la guerra: se vogliamo tornare a mangiare pane e non le briciole rimaste sotto al tavolo, occorre unirsi».
Dopo il business lunch, occasione d’eccellenza per fare networking, si riprende con un intervento ricco di spunti e ispirazione. Il primo relatore a solcare il palco e ravvivare la platea dopo il pranzo è infatti Daniele Viganò, scrittore e speaker internazionale, che partendo da una riflessione sul tempo ci mostra come “The future starts now”. Viganò racconta la propria esperienza di business in Italia e in Europa, soffermandosi su un punto cruciale: «Qualsiasi imprenditore o imprenditrice può fare risultati solo se al suo fianco ha una grande squadra». Parla poi della figura dell’utility manager certificato e la descrive come «fondamentale per fare chiarezza in un mercato così competitivo come quello delle utilities, a beneficio del tempo e del denaro del consumatore».
“L’Utility Manager certificato dalla parte dei consumatori nella lotta al telemarketing illecito”
Si prosegue con il secondo talk show della giornata, “L’Utility Manager certificato dalla parte dei consumatori nella lotta al telemarketing illecito”, moderato dal divulgatore e presidente di Consumerismo Luigi Gabriele. Si susseguono nel confronto i rappresentanti delle principali associazioni che in Italia si occupano d utilities e consumatori: Diego Pellegrino portavoce di A.R.T.E, Leonardo Papagni Presidente di AssoCall-Confcommercio, Luca Scarabosio Managing director e Vice Presidente di Assocontact, Gianluca di Ascenzo Presidente di Codacons, che interviene in collegamento da Roma. Durante il dibattito emergono alcuni spunti interessanti: Luigi Gabriele fa uno spaccato del fenomeno del telemarketing illecito ed evidenzia come «l’Utility Manager, può essere la chiave per risolvere le pratiche scorrette. La direzione giusta, è quella della competenza e della professionalità, unire le forze per un futuro davvero migliore è l’unica strada davvero e unicamente percorribile». Diego Pellegrino interviene sostenendo come «la corretta formazione di un mercato complicato come quello dove noi lavoriamo insieme ad Assium è fondamentale, quindi mantenere una grande formazione sia del cliente finale che di chi lo deve seguire è per noi elemento distintivo e significativo al quale dare grandissima enfasi nel futuro».
Luca Scarabosio invece sottolinea che «La lotta al telemarketing selvaggio passa anche per una crescita della professionalità delle risorse del call center. L’unione fa la forza perché l’utility manager può rappresentare un modello a cui tendere». Gianluca di Ascenzo rileva che «il settore delle utilities, ha bisogno di figure preparate e specializzate. La certificazione delle competenze è il modo per valorizzare la professionalità ma anche di dare trasparenza e fiducia a chi si relazione con l’utility manager certificato».
Leonardo Papagni conclude: «la problematica oggi sono i call center illegali, comprano dal mercato nero le utenze, non avendo responsabilità del consenso degli utenti. L’impunità è quasi certa, questo è il problema di questo settore. Il lavoro di Assium e gli utility manager certificati possono essere la soluzione».
Last but not least, arriva per la chiusura un ospite attesissimo che lo scorso anno ha incantato e ispirato la sala per più di un’ora. Oscar di Montigny, scrittore, divulgatore e keynote speaker internazionale su Innovazione, Sostenibilità, Umanesimo sale sullo stage con un speech visionario su “Le tre energie del Leader del futuro: inclusione, diversità, equità”. Le sue parole aprono suggestioni inedite e centrano profondamente il punto. Conclude così di Montigny: «Non esiste altro che una dimensione di collettività, è per questo che è molto importante comprendere che l’unione fa la forza”. L’utility manager, soprattutto se certificato, è potenzialmente un portatore “sano” e consapevole di humanovability. È una figura nuova nel panorama organizzativo aziendale, e come tale è un’occasione unica: una persona capace di essere al contempo sia innovativa che necessariamente sostenibile». Rivolgendosi alla platea di professionisti ed operatori, dice: «Il sistema va rotto e cambiato da dentro. Il sistema in cui operate, dovete cambiarlo voi. Ogni singola utility. Ogni singolo Mario Rossi».
Il puzzle di ASsium come metafora dell’associazionismo virtuoso
Il contest di quest’anno è un puzzle composto dalle tessere che ogni partecipante ha attaccato sul pannello di fianco al palco: la composizione delle mani unite e strette intorno al logo di Assium, rimandano all’importanza di stare insieme per realizzare l’obiettivo principale e necessario per tutelare il settore:l’istituzione dell’albo professionale degli utility manager certificati. Assium invita a mettere in moto il circolo virtuoso dell’associazionismo e ad entrare a far parte della rete iscrivendosi all’Associazione Italiana Utility Manager, perché l’unione fa la forza, sempre. In chiusura il presidente Bevilacqua ha letto la lettera del comune di Empoli che accoglie la proposta di inserimento nella pianta organica dal 2024 dell’utility manager dopo quella dell’energy manager con l’intento di ottimizzare i costi delle utenze. Una grande conquista verso un’amministrazione sempre più trasparente. L’evento è sostenuto da partner che condividono con Assium i valori di Etica, Professionalità e Formazione, primo fra tutti il main sponsor Eolo Spa, operatore nazionale di telecomunicazioni, leader nel campo della banda ultra-larga per il mercato residenziale e delle imprese, impegnato a diffondere, specialmente in territori rurali e nei piccoli comuni, soluzioni professionali ad alto contenuto tecnologico.
Gli altri sponsor sono Retelit, NoiEnergia, Teslatel, Fbc Italia, Enegan, Zucchetti, Utilità, Golden Group, EnergieChiare, TEA Energia, Gruppo IMA Italia Assistance, TNotice, AGN, GLserVIS, Brokery, IES. I media partner sono invece Italiaonline, Newsmondo.it, CanaleEnergia.com e l’organizzazione è di Ila Malù, agenzia eventi e design studio.