Malan di Fratelli d’Italia contro le nozze gay: il senatore in un programma radiofonico si è lasciato andare a dichiarazioni molto discutibili. Anche se ha provato a chiarire le sue parole, ha trovato dure reazioni.
Malan di Fratelli d’Italia contro le nozze gay
Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, ha fatto discutere per alcune sue dichiarazioni in merito al tema dell’omosessualità e le nozze gay. Malan, ospite di Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1, ha sottolineato la linea contraria sul Ddl Zan “a cui io sono contrario”, ha dichiarato.
Malan fa parte della Chiesa Valdese e durante il programma radiofonico ha dichiarato che nella Bibbia “c’è scritto di peggio, ed in modo anche più esplicito. Non sui matrimoni ovviamente, a cui nessuno aveva pensato duemila anni fa”. ”C’è scritto che l’omosessualità è un abominio, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento”, ha detto il senatore a Un Giorno da Pecora.
Le sue parole sull’omosessualità fanno discutere
Le sue parole hanno fatto, ovviamente, discutere e sono diventate molto chiacchierate anche sui social. Così il senatore Malan ha provato a chiarire le sue affermazioni. “Leggendo le dichiarazioni di vari esponenti dell’opposizione su una mia frase detta nel corso della trasmissione “Un giorno da pecora”, mi rendo conto di quanti sono coloro che, anche istruiti, hanno difficoltà a capire un testo scritto. Come correttamente scrive l’agenzia di stampa che ha riportato le mie parole – spiega Malan – non ho detto che l’omosessualità è un abominio”.
“Al conduttore della trasmissione che mi chiedeva come mai fossi contrario al ddl Zan, visto che la chiesa valdese di cui sono membro è favorevole, ho risposto che la chiesa valdese è fondata sulla Bibbia, che è molto severa sull’omosessualità. E su specifica richiesta del conduttore ho citato, come esempio Levitico 18:22 (“con un uomo non giacerai come si giace con una donna: è un abominio!”, ndr). La prossima volta, per evitare problemi di comprensione a chi mi ha attaccato, mi limiterò a citare il numero del versetto. E ricordo anche a tutti costoro, sempre pronti a parlare di laicità dello Stato, forse senza sapere di cosa parlano, che riconoscere giudizi morali di una religione, non significa volerli applicare per legge o non rispettare coloro che li infrangono. Il Cristianesimo insegna proprio il contrario”.
“Mi sono sempre battuto per la libertà religiosa – conclude – e per la libertà sessuale delle persone. Libertà che vanno garantite in Italia e promosse nel mondo. Spesso la sinistra se ne è dimenticata”.
La reazione della comunità Arcigay
Natascia Maesi, presidente dell’Arcigay ha voluto replicare al senatore: “Le parole del senatore Malan, che in radio brandisce testi sacri per promuovere l’odio contro le persone omosessuali, sono gravi e macchiano di disonore le nostre istituzioni. Domenica, appena due giorni fa, abbiamo letto le cronache del folle terrorista armato di fucile che sabato notte in Colorado è entrato in un locale gay e ha aperto il fuoco, uccidendo cinque persone e ferendone tante altre. Noi sappiamo chi soffia sul fuoco di questi odiatori, lo ha detto bene il nostro segretario generale proprio a commento di questa notizia: le destre. Il senatore Malan non fa altro che offrirne la prova immediata, oltre a sollevare un allarme drammatico sulla situazione del nostro Paese, governato da un partito che esprime tanto Malan quanto la presidente del Consiglio, che da queste dichiarazioni non ha mai preso distanza”. Poi rincara la dose: “È evidente allora al di là dei teatrini della campagna elettorale, che stiamo entrando in un’epoca buia, di oppressione delle minoranze e di forte limitazione delle libertà”.
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