Malattia di Lyme: la patologia infettiva ha colpito diversi annui fa una ragazzina italiana che purtroppo non riesce a trovare un ospedale che possa curarla in Italia.
Malattia di Lyme: cos’è
La malattia di Lyme (o borreliosi di Lyme) è una patologia infettiva di natura batterica trasmessa dalle zecche. È oggi la patologia da vettore più diffusa in Nord America e in Europa.
Il morso della zecca in genere è indolore, in quanto la saliva contiene principi anestetici ed anti-infiammatori che servono a facilitarne il nutrimento. Questo spiega perché molto spesso, una volta staccatosi il parassita vettore, non è semplice individuare la malattia da esso individuata.
Malattia di Lyme: sintomi e cura
I sintomi tipici includono eritema migrante (eruzione cutanea caratteristica del morbo di Lyme), febbre, mal di testa, affaticamento e debolezza. La fase iniziale di questa malattia è solitamente caratterizzata da un’eruzione cutanea.
La diagnosi è essenzialmente clinica e quando il paziente presenta lesioni cutanee compatibili con la malattia di Lyme, si può effettuare una biopsia e da questa un esame culturale o altri esami di biologia molecolare più avanzati che possono evidenziare la presenza del batterio. La cura potrebbe essere caratterizzata da antibiotici, il cui trattamento va generalmente proseguito per tre settimane; i corticosteroidi possono completare la terapia antibiotica in caso di forma grave ed avanzata.
Il calvario di Federica
Federica Monte, classe 1998, è stata morsa in Toscana nel 2010 da una zecca. Da allora combatte con la malattia di Lyme diagnosticata in Polonia e poi negli Stati Uniti ma non Italia perché è classificata ancora come febbre di origine sconosciuta. “Dovrei andare in Polonia o in Germania – racconta Federica – ma sono cose che costano 30mila euro la settimana”.
La ragazza è disperata perché non riesce a trovare nessuno ospedale in Italia che possa prendersi cura di lei: “Sono disperata – confessa Federica – dovrei avere la nutrizione in vena perché non mangio più, non sento più le gambe e sembra che nessuno possa aiutarmi, sono veramente messa male e anche l’ablazione al cuore, un intervento che ho subito per ridurre le aritmie, non basta più e dovrei rifarla, ma non sono nelle condizioni di essere operata. Ho paura di morire da un momento all’altro, nessun ospedale mi ricovera”.