Il maltempo in Emilia Romagna continua ad essere la principale preoccupazione di Palazzo Chigi e di tutta l’Italia. È salito a 9, infatti, il bilancio delle vittime del maltempo che ha colpito l’Emilia Romagna.
Maltempo in Emilia Romagna: 9 morti e 24 i Comuni allagati
Sono saliti a 9 i morti accertati per il maltempo in Emilia Romagna, di cui 7 in provincia di Forlì-Cesena e un uomo nel Ravennate, che i soccorritori stanno cercando di recuperare perché intrappolato in un’auto in un sottopasso tra Solarolo e Castel Bolognese. Al bilancio si deve aggiungere l’uomo trovato morto a San Lazzaro di Savena, nel bolognese, deceduto dopo essere caduto in un pozzo mentre cercava di far defluire l’acqua che aveva invaso la sua proprietà. Il maltempo ha costretto anche la cancellazione del Gp di F1 a Imola.
In 50 mila sono ancora senza corrente elettrica e gli evacuati sono moltissimi, tra cui 3mila a Bologna, 5mila a Faenza e 5mila nel Ravennate, ma il numero è destinato a crescere.
Tutti i fiumi della Regione esondati
Per quanto riguarda la situazione in Emilia Romagna, sono 24 i Comuni allagati e “tutti i fiumi dell’Emilia-Romagna hanno purtroppo registrato la tracimazione e quindi hanno sfiancato la arginatura, determinando l’esondazione. La media dell’acqua piovana è di 200 millimetri in 36 ore ma in alcune zone ha raggiunto i 500 millimetri. Se si tiene conto che in un anno la piovosità in quella regione è di 1.000 millimetri, vi renderete conto della potenza che le precipitazioni hanno assunto nelle ultime 36 ore”. Così il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci.
Il governatore Stefano Bonaccini: “Questo è un nuovo terremoto”
Il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, parlando della catastrofe di maltempo che ha colpito la Regione, ha paragonato questo avvenimento al terremoto del 2012. “A pochi giorni dall’anniversario della prima scossa di terremoto del 2012 – ha detto – non esito a dire che siamo di fronte a un altro terremoto, anche per la portata dei danni”. Nelle prossime ore ci sarà un Consiglio dei ministri per i provvedimenti necessari e immediati.
Il ministro Musumeci: “Serve piano nazionale del dissesto”
Il ministro della protezione civile Nello Musumeci ha annunciato che il Governo “per affrontare le piogge abbondanti e i lunghi periodi di siccità lavorerà a un piano nazionale del dissesto perché occorre una rilettura del territorio. Lavoreremo con gli altri ministeri e sarà possibile realizzarlo entro otto mesi o un anno“.