I Maneskin bocciati dal The Atlantic, le aspre critiche della rivista americana: “Dovrebbero salvare il Rock&Roll? Canzoni riciclate e mediocri”. La popolarissima band italiana stroncata da un articolo del mensile: “Esplosi con memorabile esposizione in tv”.
Maneskin bocciati, le critiche del The Atlantic: “Canzoni riciclate e mediocri”
Il The Atlantic ha deciso di guastare la festa dei Maneskin, impegnati nel lancio del loro nuovo album Rush!, con articolo al veleno contro la band. La celebre rivista culturale statunitense ha recensito in modo molto negativo il popolare gruppo rock italiano, che negli ultimi anni è riuscito a trovare il successo anche all’estero. La bocciatura arriva dalla penna di di Spencer Kornhaber, giornalista ed editore specializzato in musica e cultura pop. Il titolo dell’editoriale mette in dubbio i meriti dei Maneskin: “Questa è la rock band che dovrebbe salvare il Rock and Roll?”. Kornhaber procede poi a stroncare la band e il suo successo, bocciando anche il loro ultimo disco: “Certamente i Maneskin fanno musica con ingredienti molto audaci. Ma il primo album in gran parte in inglese dei Maneskin in uscita venerdì, Rush!, dimostra con forza come in realtà il fascino della band non sia la loro musica“.
Secondo The Atlantic c’è poco di originale e davvero provocatorio nei Maneskin. La band sarebbe colpevole di provare ad imitare superficialmente gli atteggiamenti dei grandi del rock con “timidi tentativi di scioccare e provocare fastidio”. Nessuna pietà per la loro musica: “Le loro canzoni sono chiaramente riciclate, così sfacciatamente mediocri, tanto che l’idea del gruppo che accende una guerra culturale tra rock e pop, e con essa, stereotipi su realtà e falsità, passione e prodotto, sembra nella migliore delle ipotesi tragica“.
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La tesi di Kornhaber: “Il loro segreto? Una memorabile esposizione mediatica”
Nel suo editoriale, Kornhaber ripercorre la storia della band, fin dai suoi esordi in Italia con il successo ad X Factor 2017, fino alla vittoria al Festival di Sanremo e all’Eurovision con Zitti e buoni e all’esplosione internazionale con la diffusione virale di Beggin’ su TikTok. Una sovraesposizione mediatica che, secondo il giornalista, è il vero segreto del successo dei Maneskin: “Sono la dimostrazione che il rock, può esplodere nello stesso modo in cui possono farlo le melodie della Disney. Basta un’esposizione televisiva memorabile“.