ManpowerGroup, leader nelle innovative workforce solutions, lancia il primo “Open Innovation HR Lab” in collaborazione con Opinno, società di consulenza per l’innovazione globale. Il programma, che coinvolge un gruppo di multinazionali di 5 diversi settori, ha l’obiettivo di individuare le principali sfide del mondo HR e selezionare – attraverso un programma di open innovation – le startup che costruiranno le soluzioni del futuro per la gestione, attrazione e sviluppo dei talenti nelle organizzazioni.
La aziende nel ManpowerGroup
Le aziende che hanno accettato la sfida del futuro, riconoscendo l’importanza del fattore umano in tutti i processi di evoluzione delle organizzazioni sono: Agos, Assicurazioni Generali, BAT ITALIA, Ferrero, Lightsource BP, Sanofi, Unicredit, Yamamay.
“Abbiamo lanciato questo programma perché siamo convinti che l’innovazione in qualsiasi ambito dell’organizzazione aziendale o del business, non possa prescindere dall’elemento “human” e che le soluzioni per attrarre, sviluppare e trattenere i talenti saranno il motore competitivo di qualsiasi settore”, ha affermato Daniela Caputo, Marketing & Innovation Director di ManpowerGroup. “Portare innovazione nell’ambito delle risorse umane non significa solo creare soluzioni più efficaci per incrociare la domanda e offerta di lavoro: in questo gli algoritmi di IA stanno segnando una svolta importante nei processi di attraction, pre-screening, valutazione delle candidature e selezione.
La sfide del ManpowerGroup
D’altra parte, le aspettative delle persone, in particolare delle giovani generazioni di candidati che cercano lavoro, sono sempre più sofisticate e richiedono una “experience” più raffinata ed immersiva, e programmi solidi per la retention e lo sviluppo una volta in azienda. Ma ricordiamo anche che Innovazione significa soprattutto portare ad un livello di qualità più alta la relazione “human to human”.
ManpowerGroup, da sempre partner strategico per l’innovazione nella gestione del talento, e Opinno, che ha all’attivo progetti, esperienza e competenze nell’ambito dell’open innovation, hanno condotto interviste individuali agli esperti delle aziende per individuare le principali sfide in ambito HR che richiedono uno scouting per trovare le migliori risposte. Le challenge individuate sono:
- Soluzioni innovative per migliorare l’attività di workforce planning con un approccio data driven.
- Soluzioni innovative per migliorare le performance dei dipendenti e l’esperienza lavorativa all’interno di nuovi modelli di Hybrid Work.
Come candidarsi
Lo scouting di soluzioni innovative, che possano rispondere alle challenge individuate, prevede anche la possibilità per le startup stesse di proporsi qualora desiderino partecipare a questa iniziativa, candidandosi al seguente LINK: https://treeform.typeform.com/HRLab
Una volta concluso il processo di selezione, che riguarderà startup candidate e individuate attraverso scouting, le startup verranno presentate alle aziende coinvolte nel programma e alle altre aziende interessate durante un workshop che ha l’obiettivo di avviare POC (proof of concept) congiunti di open innovation, con la partecipazione e il supporto di ManpowerGroup e Opinno. Il programma si concluderà con la pubblicazione di un paper che presenti i trends attuali e futuri delle risorse umane ed i risultati della ricerca con un focus sulle soluzioni tecnologiche alla challenge individuata.
Il Talent Shortage di Manpower
Il programma “Open Innovation HR Lab” si inserisce all’interno del contesto delineato dalla ricerca di ManpowerGroup “The New Human Age”, per trovare soluzioni per frenare il cosiddetto “Talent Shortage”: infatti oggi in Italia il 75% delle aziende non trova i talenti che sta cercando. Allo stesso tempo, le persone oggi vogliono maggiore libertà di scelta rispetto a quando, dove e come lavorare, e danno molta più importanza alla crescita, alla realizzazione personale e alla possibilità di imparare e migliorarsi, e non solo agli avanzamenti di carriera. In questo scenario, l’innovazione nell’ambito dell’analisi dei dati è centrale, perché permette di costruire modelli predittivi – ad esempio – sul futuro del lavoro e delle professioni, in modo da poter pianificare upskilling e reskilling delle persone per aggiornare continuamente le skills e individuare più facilmente quelle più idonee per le esigenze dei clienti, e allo stesso tempo offrire le opportunità migliori ai candidati.