Travaglio e Renzi a “Otto e mezzo” litigano in diretta tv. Il leader di Italia Viva: “Travaglio diffamatore seriale”. La replica: “Confonde i reati di opinioni con i reati di affari che lo riguardano”.
Travaglio e Renzi a “Otto e mezzo” litigano in diretta tv
Travaglio e Renzi scontro in tv, il campo di battaglia è il programma di La7 “Otto e mezzo”. Nel talk show preserale di Lilli Gruber, va in onda il processo al leader di Italia Viva, con i “combattenti” e “combattivi” Massimo Giannini e Marco Travaglio. Al centro della puntata la resa dei conti tra Renzi e il direttore del Fatto Quotidiano dopo la pubblicazione del suo conto corrente. L’inchiesta a cui si fa riferimento è quella sulle presunte irregolarità nei finanziamenti a Open, la fondazione attiva tra il 2012 e il 2018 per sostenere economicamente l’attività politica dell’ex premier.
Dopo la puntata, il leader di Italia Viva scrive su facebook: “A #OttoeMezzo erano tre contro uno. Ma mi sono divertito perché non mi fanno certo paura loro. Ci hanno già provato ai tempi della crisi Conte-Draghi. Colpo su colpo si ribatte su tutto. E la verità viene fuori. Ora buttiamoci sulla partita. Notte a tutti e grazie per il sostegno”.
Lo scontro verbale tra i giornalista e il leader politico
“Io sono qui per dire la verità dei fatti. Questa email è stata inviata da Rondolino come ipotesi di scuola, alla quale ovviamente nessuno ha dato corso”, dice Renzi facendo riferimento ad una email ricevuta da Fabrizio Rondolino nel 2017 con una strategia da attuare per arginare il M5S. Strategia che, precisa Renzi, non è mai stata presa concretamente in considerazione. “Per distruggere il Movimento Cinque stelle è bastato farli governare… Per distruggere il Fatto Quotidiano basta il pregiudicato Marco Travaglio, perché è un diffamatore seriale, è un campione europeo di diffamazione… Il Fatto Quotidiano è il vitalizio per me e la mia famiglia… Io non ho risposto per email, ma ho detto di no alla proposta di Rondolino perché noi siamo diversi dal Fatto Quotidiano”, dice l’ex premier.
Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, replica: “Io ho avuto una multa di mille euro per aver detto una mia opinione. Renzi confonde i reati di opinioni, che sono un incidente del mestiere per un giornalista, con i reati di affari che lo riguardano…“.
Per Renzi “la verità è che a Travaglio gli rode perché ho mandato a casa Conte… E’ per questo che c’è questa campagna di odio contro di me…”.
Poi, in riferimento all’inchiesta sulla Fondazione Open, il leader di Italia Viva dice: “Quello che è successo è un hackeraggio di Stato. Hanno preso il telefonino di centinaia di persone. Hanno preso illegalmente il mio conto corrente e lo hanno spiattellato in prima pagina..”.
“Io sull’etica politica posso fare una trasmissione ad hoc – sottolinea Renzi – La vera onestà è portare a casa i risultati. Quello che avrò lo diranno i cittadini e non i sondaggi… Con il 2% abbiamo fermato Salvini dal Papeete e mandato a casa Conte e fatto arrivare Draghi”.
Poi, sulla sua attività di conferenziere: “Nel 2018 venivo dall’esperienza di capo del governo, ed ero stato accusato dai media di aver rubato i soldi sui sacchetti di plastica. Allora ho detto in televisione che chi viene da un’esperienza di governo non può arricchirsi. Altro discorso è per un senatore, io prendo soldi per l’attività di conferenziere e pago le tasse regolarmente in Italia”.