Marianna Morandi è la figlia del famoso cantautore Gianni ed è stata legata anche un’altra artista in particolare. Oggi non è più protagonista nel mondo dello spettacolo come il padre ma in passato è stato il suo trampolino di lancio.
Marianna Morandi, chi è: vita privata
Marianna Morandi è nata Roma il 14 febbraio 1969. Si è diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte drammatica di Roma. Legata in particolare alla figura e alla carriera musicale del padre da giovane. Oggi Marianna vive a Bologna, dove gestisce la sua agenzia di comunicazione Joydis.
Marianna Morandi: figlia del cantante Gianni
Marianna Morandi è la figlia del cantante Gianni e Laura Efrikian. Da bambina ha iniziato ade sibirsi nella canzone di Morandi “Sei forte papà”. Marianna inizia la sua carriera in teatro con lo spettacolo Don Giovanni, poi L’avaro e Risiko. Esordisce in televisione con la miniserie “La forza dell’amore”, poi nel 1999 in “Le madri” e nel 2005 in “Un anno a primavera”.
Il rapporto con Biagio Antonacci
Marianna è stata legata al cantante Biagio Antonacci dal 1993 al 2002. Dal loro amore sono nati due figli: Paolo e Giovanni. Poi qualcosa si è spezzato fino alla decisione presa dall’artista di cambiare casa. “Provavo un grande senso di colpa per i figli” ha rivelato Antonacci. Il cantante rivela di avere un pessimo rapporto con i sensi di colpa. «L’educazione cattolica ha rovinato la genuinità dell’essere umano, abbiamo abbandonato l’istinto. Il senso di colpa non ti fa mai sentire libero, stai sempre a chiederti: mi merito questa libertà?» rivela. E puntualizza: «Bisogna essere liberi, tornare nella foresta, camminare per cercare cibo, amore, cercare la verità. Il senso di colpa ti toglie tutto questo».
Al cantante a Oggi è un altro giorno ha risposto Morandi per rispondere pubblicamente al padre dei suoi figli: “Si, l’ho letta, penso che i sensi di colpa ce l’abbiamo un po’ tutti, soprattutto di fronte alle separazioni e di fronte ai figli. Purtroppo fa parte del percorso. Però, lui è stato un padre eccezionale, è un padre eccezionale e quindi non deve avere i sensi di colpa, è stato bravo”.