Mario Bozzoli è o meglio era l’imprenditore di Brescia, di cui si sono perse le tracce dall’ottobre del 2015. Dopo sette anni è arrivata la decisione della giustizia che ha condannato il nipote di Mario per l’omicidio dello zio.
Mario Bozzoli, arriva la sentenza dell’omicidio dell’imprenditore
Mario Bozzoli è un imprenditore di Brescia che dall’8 ottobre 2015 ha fatto perdere le sue tracce. Non si è saputo più nulla di lui improvvisamente. Sul caso poi sono iniziate le indagini degli inquirenti e un lungo processo.
Gli inquirenti non hanno dubbi che si sia trattato di omicidio e che Mario sia stato ucciso nella sua azienda di fonderia. L’unico indagato è sempre stato il nipote Giacomo Bozzoli che si sarebbe voluto inserire nella gestione dell’azienda. La pista degli inquirenti è che Mario si astato ucciso in uno dei forni della sua azienda. Giacomo è nella zona dei forni della fonderia quando si perdono le tracce dello zio e quando, alle 19.18, dal forno grande esce la fumata anomala.
Condanna all’ergastolo per il nipote
Sulla vicenda la giustizia si è dichiarata nella serata di venerdì 30 settembre 2022. Dopo sette anni di indagini, la prima sezione penale del Tribunale di Brescia ha riconosciuto Giacomo Bozzoli colpevole dell’omicidio dello zio Mario Bozzoli. Il presidente della corte Roberto Spanò, dopo un giorno di camera di consiglio, ha letto il dispositivo in cui si condanna l’imputato all’ergastolo ed anche ad un anno di isolamento diurno. La difesa, invece, aveva chiesto l’assoluzione.
La corte ha anche inviato gli atti alla Procura perché valuti per il fratello di Giacomo, Alex, il reato di falsa testimonianza, e per l’operaio di Aboagye Akwasi, che era presente la sera del delitto nella fonderia di via Gitti, per favoreggiamento.
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