Obbligo vaccinale? “Sulla base dei dati”. La scuola? “Un approccio diverso”. È questo quanto rimarcato da Mario Draghi nel corso della conferenza stampa.
Mario Draghi, la conferenza stampa
Obbligo vaccinale over 50
L’obbligo vaccinale per gli over 50 è arrivato perchè le terapie intensive sono occupate per la gran parte da no vax: “Lo abbiamo fatto sulla base dei dati, essenzialmente, che ci dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi, le terapie intensive sono occupate per i due terzi dai non vaccinati. Poi c’è il motivo dei colori delle regioni, perché il grado di costrizione sociale dipende proprio dai parametri che riguardano le terapie intensive ma più in generale l’ospedalizzazione. La ragione scientifica è alla base delle decisioni”. ha poi affermato Draghi.
Mario Draghi, conferenza stampa: “Scuole aperte una priorità”
Sulla scuola Mario Draghi rivendica un approccio diverso rispetto al passato possibile proprio grazie al vaccino. “Le nostre scuole hanno riaperto, proprio come quelle dei grandi paesi europei. Probabilmente ci sarà un aumento delle classi in Dad, ma quello che va respinto è il ricorso generalizzato alla didattica a distanza”. e ancora. “La scuola aperta è una priorità del governo: basta vedere gli effetti di disuguaglianza tra studenti. La Dad provoca disuguaglianze destinate a restare”. Il ministro dell’Istruzione Bianchi, poi, ha rivendicato poi un altro dato: “Il 3,07% dei Comuni hanno disposto ordinanze di chiusura: una situazione che non è, quindi, dilagata“.
La mediazione “necessaria”
La mediazione inerente l’obbligo vaccinale ha richiesto comunque una unanimità di vedute. “Questi sono provvedimenti di portata economica e sociale molto importanti e sono anche da considerare con molta attenzione. L’avere l’unanimità della vasta coalizione è un obiettivo che se possibile si deve raggiungere. Bisogna che la soluzione trovata abbia senso, significato”, aggiunge Draghi”.
Quirinale
Ai giornalisti che speravano di avere lumi sul Quirinale, Mario Draghi in conferenza stampa ha risposto in maniera netta. “Non rispondo a domande sul Quirinale”. La partita, quindi, è ancora tutta da giocare.