Massimo Ferrero, patrimonio: produttore cinematografico e presidente di calcio, divide le sue ricchezze tra il mondo del cinema e quello calcistico.
Massimo Ferrero, patrimonio: dove nasce
Le origini di Massimo Ferrero sono molto umili. Nasce a Roma, nel quartiere popolare di Testaccio. La nonna paterna è una soubrette dell’Ambra Jovinelli e recita con Macario, il padre e suo fratello sono autisti di autobus, mentre la madre ha un banco ambulante nel mercato a piazza Vittorio all’Esquilino. Poco studioso, da ragazzino spesso si reca di nascosto a Cinecittà con Giuliano Gemma. Qui fa la sua prima comparsa nel 1958. Nel frattempo trascorre sei mesi in carcere minorile, riferendo che la reale motivazione fossero le avance verso la figlia di una guardia.
A diciotto anni inizia la carriera nello spettacolo e percorre un lungo iter, da factotum ad autista, sino a ricoprire il ruolo di direttore di produzione (dal 1974 al 1983) in film come A mezzanotte va la ronda del piacere e altri. Nel 1983 raggiunge la qualifica di organizzatore generale prima e produttore esecutivo successivamente (dal 1983 al 1998) in film come Ultrà di Ricky Tognazzi ed altri, nel quale interpreta anche un piccolo cameo. Altro cameo nel film Camerieri del 1995 nel quale impersona Sem, il venditore di un levriero.
La vita personale ed economica di Massimo Ferrero cambia quando decide di specializzarsi nel ruolo di direttore di produzione e, in seguito, di produttore esecutivo. Si sposa dunque con Laura Sini, ereditiera di un’azienda casearia. Grazie al finanziamento di quella che poi sarà la sua ex moglie, “Er Viperetta” (soprannome affibbiatogli da un costumista) fonda la casa di produzione cinematografica Blu Cinematografica. La Blu Cinematografica, però, fa registrare molti passivi pesanti, rivelandosi presto un flop.
A quanto ammonta il patrimonio oggi
La sua popolarità è cresciuta da quando ha rilevato la Sampdoria, ma da diversi anni è un imprenditore di non poco conto, che può vantare tra i suoi business anche diverse sale cinematografiche grazie alla creazione del circuito Massimo Ferrero Cinemas.
Dopo il flop della Blu Cimeatografica, Ferrero si riscatta con la creazione del circuito Massimo Ferrero Cinemas e con la rilevazione di varie sale cinematografiche, alcune delle quali acquistate da Vittorio Cecchi Gori.
Le sue attività nel 2009 si espandono anche agli aerei. Nel 2009 acquisisce la compagnia di voli charter Livingston Energy Flight che però fallisce nel giro di poco tempo.
Oggi, in virtù del possesso di molte aziende controllate da Sport e Spettacolo Holding (tra cui figurano oltre che la Sampdoria, anche la Eleven Finance, V Production e Do & Go), il suo fatturato annuo è pari a 10 milioni di euro.
Per quanto concerne i guadagni che ha solo attraverso il club blucerchiato si aggirano intorno ad 1 milione di euro all’anno frutto dei 20mila euro che percepisce in qualità di presidente e dei 960mila per la carica di amministratore delegato.
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