Massimo Manni, regista televisivo di 61 anni, è stato trovato morto nella propria camera da letto giovedì 23 settembre. I vigili del fuoco hanno fatto irruzione nel suo appartamento dopo le segnalazioni dei fratelli che non ricevevano notizie di lui da giorni. Al momento si indaga per omicidio, ma per alcuni si sarebbe trattato di un infarto, forse causato da una “situazione drammatica” che l’uomo stava vivendo.
Massimo Manni trovato morto a Roma
È iniziato tutto giovedì, quando Massimo Manni, 61 anni, non si è presentato a un appuntamento. I fratelli nel frattempo non ricevevano sue notizie da giorni, così, preoccupati, hanno deciso di richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco per fare irruzione nell’appartamento del regista.
Qui, nella casa nel quartiere Prati, a Roma, il corpo dell’uomo è stato rinvenuto nella camera da letto. Si trovava disteso sul pavimento e vicino a delle macchie di sangue, ora al vaglio degli investigatori. Questi hanno trovato anche alcune confezioni di medicinali, ma nessun biglietto che possa far nettamente pensare a un suicidio.
Le ipotesi sul decesso del regista
Il pm Francesco Saverio Musolino ha aperto un fascicolo per omicidio, in attesa dei risultati dell’autopsia, da lui stesso disposta. Nel frattempo la polizia sta verificando se in qualche modo la porta d’ingresso fosse stata manomessa, prima dell’intervento dei Vigili del Fuoco. La sorella del regista invece sembra escludere l’ipotesi avanzata dal magistrato.
“È probabilmente caduto e si è rotto la testa dopo un infarto. Siamo stati fino alle 2 di notte. Faranno l’autopsia e ne sapremo di più, ma assolutamente non è un omicidio. L’esame autoptico si fa come prassi. Siamo senza parole“, dice all’Agi. Sembra infatti che Massimo Manni stesse attraversando un periodo difficile, una “situazione drammatica” sulla quale non si hanno molti dettagli.
Chi era Massimo Manni, il regista di La7 trovato morto a Roma
Massimo Manni è stato trovato morto a Roma nel suo appartamento. Aveva 61 anni e lavorava dal 1986 per La7, occupandosi della regia di alcune trasmissioni di approfondimento. In particolare si ricorda la sua collaborazione ne il Processo di Aldo Biscardi, condotto da Biscardi dal 1993 al 2016, e nelle prime edizioni di Otto e mezzo, dal 2002 al 2010. Successivamente ha curato la regia della prima edizione della trasmissione In Onda.
È giallo su quanto accadutogli giovedì scorso. Il suo corpo è stato rinvenuto nell’appartamento sulla circonvallazione Clodia, nel quartiere Prati di Roma. Proprio nella capitale era nato, diplomandosi poi presso l’Istituto statale di Professione Cinematografia e Televisione Roberto Rossellini.