Nuova polemica politica innescata da Mattia Santori, questa volta sul pesto.
Mattia Sartori, polemica sul pesto: cosa ha detto l’ex sardina
Botta e risposta a distanza tra il consigliere comunale di Bologna del Partito democratico Mattia Santori e l’eurodeputato della Lega Marco Campomenosi. Al centro della nuova polemica politica che si è innescata il pesto ligure, fiore all’occhiello della cucina italiana.
Cosa ha detto Mattia Santori sul pesto
L’ex sardina infatti ha dichiarato che, in alcuni casi, il pesto genovese può risultare nocivo per i consumatori, al pari della cannabis. Per dimostrarlo si è presentato in consiglio comunale a Bologna con un vasetto di pesto e uno di infiorescenze di canapa. “Questo è un vasetto di pesto di una nota marca italiana e questo è un vasetto di infiorescenze di cbd – ha detto Santori in consiglio comunale a Bologna – entrambe le aziende che producono questi prodotti hanno partita iva, pagano le tasse e i dipendenti. Entrambe sono energivore, pagano le bollette e si misurano con il mercato internazionale. Entrambi i prodotti contengono rischi per la salute, il pesto può contenere tracce di frutta con guscio che per le persone allergiche può essere mortale. Ma possono avere anche benefici per la salute: il pesto perché fa parte di una dieta equilibrata e il Cbd per suoi riconosciuti effetti analgesici, antinfiammatori e antiepilettici”.
Il gesto dell’ex sardina è stato pensato e voluto in segno di protesta contro il decreto che inserisce il cannabidiolo fra le sostanza stupefacenti.
La replica della Lega
Non si è fatta attendere la risposta di Marco Campomenosi (Lega) che ha diffuso la polemica politica a macchia d’olio. “Per quanto mi riguarda il Signor Santori, componente del Pd in Consiglio Comunale a Bologna, può condurre le battaglie che crede sul tema delle sostanze stupefacenti, argomento su cui io, personalmente, non ho idee particolarmente monolitiche – ha dichiarato Campomenosi – Sinceramente, però, credo che quanto egli afferma sul pesto, compiendo un ardito paragone e dando l’idea che sia un prodotto pericoloso per i consumatori, sia molto grave”
“Pd genovese è d’accordo?”
Sempre su questo argomento, poi, il leghista al parlamento Ue ha chiesto le scuse di Santori. “Credo sarebbe opportuno, con buona pace di tutti, che chiuda subito questo (ennesimo) infelice episodio, chiedendo scusa a quelle piccole aziende e lavoratori che operano in un territorio difficile e impervio, ma da cui grazie a dedizione e passione nascono eccellenze come il pesto, un simbolo di Genova, della Liguria e dell’Italia tutta nel mondo. Il Pd Genovese è d’accordo con quanto affermato dal loro celebre esponente Bolognese? Il sindaco di Bologna intende dissociarsi da queste bizzarre dichiarazioni?” ha domandato retoricamente l’eurodeputato della Lega.