Come è nata la Signora Coriandoli di Maurizio Ferrini? In un’intervista a TvBlog, il comico ha svelato le storia delle origini del suo amato personaggio: “Nato a Domenica In, l’idea è mia ma il nome è di Gianni Boncompagni“.
Come è nata la Signora Coriandoli, Maurizio Ferrini racconta il suo alter ego
Maurizio Ferrini ha concesso un’intervista a TvBlog dopo la sua esperienza a Il Cantante Mascherato nei panni del Porcellino. Doppia maschera per il comico, che ha partecipato allo show di Milly Carlucci come la Signora Coriandoli, l’amata casalinga romagnola da lui interpretata in molti programmi televisivi. Nel corso dell’intervista Ferrini ha raccontato le origini di questo suo alter ego. Tutto ha inizio a Domenica In, grazie al supporto del conduttore e autore Gianni Boncompagni: “La signora Coriandoli era una casalinga romagnola che riassumeva una serie di persone conosciute nella mia vita. Venne fuori nel pieno del cazzeggio con Gianni Boncompagni durante Domenica In, ma l’idea fu mia. Gianni partorì il nome. Come Coriandoli condussi tre edizioni di Striscia la Notizia. Dal 1992 al 1994. Prima con Sergio Vastano, poi con Alba Parietti. Fu un’esperienza bellissima e con Antonio Ricci nacque una forte amicizia che dura tuttora. A Striscia il personaggio fu messo a punto per bene. Inizialmente curavo più i contenuti che il look, loro invece mi diedero grande potere e libertà di aggiustarlo attraverso l’aiuto di una bravissima costumista, Lea Bevilacqua”.
Sul Cantante Mascherato: “Esperienza bella e positiva”
Ferrini si è detto entusiasta di aver partecipato al Cantante Mascherato: “L’esperienza è stata bella e positiva. Mi ha contattato a dicembre l’autore Giancarlo De Andreis chiedendomi se volessi partecipare. Lo staff dello show mi ha seguito in tutto e per tutto con grande cura e professionalità”. Il comico è “sopravvissuto” fino alla quarta puntata, un risultato che lo ha sorpreso: “Non pensavo di durare così tanto”. Ferrini si è detto contento di aver partecipato nei panni del suo amato personaggio: “Non mi è dispiaciuto essere la Signora Coriandoli sotto al Porcellino e non Maurizio Ferrini. Per me è stato indifferente, non ci sono distinzioni. La Coriandoli è una mia creatura, anzi ho preferito comparire così. In fin dei conti ero Ferrini. Il personaggio cantava con la voce di Ferrini, ho semplicemente prodotto il gioco della parrucca”.