Medvedev sui proiettili all’uranio impoverito: “Si apre un vaso di Pandora, Kiev dovrebbe pensare alle conseguenze”. Altre minacce dalle autorità russe dopo la decisione del Regno Unito di mandare nuovi armamenti all’Ucraina: “Dovreste riflettere sulla questione”.
Medvedev, minacce all’Ucraina sui proiettili all’uranio impoverito: “Aprite un vaso di Pandora”
La Russia continua a contestare il possibile utilizzo di proiettili all’uranio impoverito da parte dell’esercito ucraino. Le autorità russe rispondono all’annuncio del Ministro della Difesa inglese Annabel Goldie, che lo scorso lunedì ha confermato l’invio in Ucraina di una fornitura di questo tipo di munizioni. Le dichiarazioni di Goldie hanno provocato le reazioni nervose di molti politici russi di alto rango, che hanno minacciato serie conseguenze e hanno accusato l’Occidente di spingere l’umanità “verso l’Armageddon”.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha concesso un’intervista ai media russi in cui ha parlato della questione. Nell’intervista, Medvedev ha sparato nuove minacce, raccomandando prudenza ai suoi avversari: “Penso che al momento le persone che rimangono ancora nello Stato dell’Ucraina dovrebbero riflettere sulla questione se vogliono che tali armi vengano utilizzate. Sono loro che stanno aprendo il vaso di Pandora. Sono loro che lo fanno, non viceversa“.
Medvedev ha inoltre messo in evidenza i possibili rischi per la salute per chi viene in contatto con l’uranio impoverito: “Dopo tutto, questa non è un’arma nucleare nel senso stretto del termine, ma è un’arma con un’impronta nucleare. E questo tipo di arma è stata usata in Jugoslavia. Non ci sono stime definitive. Non vi è alcun divieto di usare queste armi. Ma le conseguenze a lungo termine possono essere molto gravi. Gli stessi serbi, ex jugoslavi, parlano di un aumento significativo del cancro”.
Sulla fine della guerra: “Inappropriato, solo Putin può dare una valutazione”
Il politico russo ha bloccato poi sul nascere ogni domanda sulla conclusione del conflitto. Ribadendo che l’invasione dell’Ucraina non è una guerra bensì una cosiddetta “operazione speciale”, Medvedev si è rifiutato di dare una stima: “Inappropriato parlare di tempistiche per la fine dell’operazione speciale poiché tale valutazione potrebbe essere fornita solo dal presidente russo Vladimir Putin“. L’ex Presidente della Federazione russa non ha escluso che l’esercito russo possa spingersi fino a Kiev se necessario: “Se c’è bisogno di arrivare a Kiev, allora bisognerà andare a Kiev, se a Leopoli, allora bisognerà andare a Leopoli per sterminare questa infezione”.