Meloni incontra le opposizioni in un confronto importante sul nodo delle riforme. Tuttavia, la premier ha voluto mandare dei messaggi chiari ancora prima dell’incontro ma la segretaria del Pd ha voluto rispondere.
Meloni incontra le opposizioni e lancia un chiaro messaggio
Oggi, 9 maggio 2023, c’è un faccia a faccia importante sul nodo delle riforme tra la premier Giorgia Meloni e le opposizioni. Tuttavia, già prima del confronto la Meloni sembra voler mandare un messaggio chiaro: “Io offro massima disponibilità se c’è disponibilità – mette in chiaro il presidente del Consiglio -, ma non accetto atteggiamenti aventiniani o dilatori, nel senso che faccio quel che devo fare”. “Non arrivo con una mia ricetta o un mio modello”, aggiunge “ma gli obiettivi vanno raggiunti”.
“Le opposizioni dicono che le riforme costituzionali non sono una priorità. Ma io penso che sia una priorità dire basta ai governi costruiti in laboratorio dentro il palazzo, governi che passano sulla pelle dei cittadini. Penso sia una priorità legare chi governa al consenso popolare e dare a questa nazione stabilità”, con “governi che durano cinque anni”. “Vorrei fare una riforma il più possibile condivisa, ma io la faccio comunque perché il mandato l’ho ricevuto dal popolo italiano“.
“Oggi una giornata di confronto con le opposizioni alla Camera dei deputati, nella Biblioteca del Presidente. Il Governo dialogherà con i rappresentanti dei partiti sulle riforme istituzionali necessarie all’Italia. Intendiamo ascoltare attentamente ogni proposta o critica, nel corso di quello che consideriamo un confronto importante per la nostra democrazia e per approvare misure improrogabili per il bene dei cittadini e della Nazione“, ha scritto in queste ore la Meloni sui social.
La segretaria del Pd Elly Schlein risponde a tono
“Ci confronteremo sui temi e porteremo una posizione ma la convocazione non sia un modo per distrarre l’attenzione sui temi che interessano le persone e le necessità del Paese: lavoro, sanità, Pnrr”, ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein: “Noi siamo un partito responsabile, per questo ascolteremo il governo – ha detto stamattina la segretaria alla riunione dei dem – Sediamoci al tavolo. Possiamo ragionare su ipotesi che garantiscano maggiore governabilità e rappresentanza, ma diciamo no all’elezione diretta del presidente del Consiglio e tantomeno del presidente della Repubblica”.
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