È scontro tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini sulla scelta del Premier in caso di vittoria del centrodestra. La leader di Fratelli d’Italia si autocandida: “Se vinciamo il Colle deve indicarmi”. Salvini dice stop: “Sarà Mattarella a scegliere”.
Scontro Meloni-Salvini sulla scelta del Premier, il leader della Lega: “Sceglierà Mattarella”
Si alza la tensione nel centrodestra, agitato dalla questione della scelta del prossimo Presidente del Consiglio in caso di vittoria alle elezioni del 25 settembre. Giorgia Meloni si autocandida per la posizione di Premier con dichiarazioni molto nette: “Se vincesse il centrodestra con l’affermazione di Fratelli d’Italia, non ho ragione di credere che Mattarella possa prendere una decisione diversa dalla mia indicazione“. Affermazioni forti a cui Matteo Salvini ha risposto mettendo il freno alle ambizioni della leader di FdI. “A un mese dal voto mi sembra un dibattito prematuro.” -ha dichiarato il segretario della Lega- “La Costituzione detta i modi e i tempi dell’incarico. Ma siccome sono un inguaribile ottimista penso che la Lega possa diventare il primo partito. Poi dal 26 settembre Mattarella farà quello che riterrà opportuno“.
Le reazioni dei leader. Berlusconi: “Meloni non ha bisogno di legittimazioni”, Di Maio: “Con vittoria destra rischiamo l’isolamento”
La candidatura a Premier di Giorgia Meloni gode del cauto supporto di Silvio Berlusconi, che tuttavia non rinuncia affatto alla corsa: “Nel panorama politico italiano c’è una sola figura che ha già dimostrato di saperci fare, un signore che ha creato la televisione libera, che ha governato il Paese per quasi 10 anni e che ha vinto con il Milan il maggior numero di trofei al mondo: Silvio Berlusconi. Giorgia Meloni non ha bisogno di essere legittimata a fare il premier, dipende dal voto degli italiani“. Più diretti gli avversari della leader di FdI. Luigi Di Maio la attacca, evidenziando i suoi legami con ambienti estremisti e i contatti tra la Russia e il centrodestra: “Vedi, tu puoi passare anche tutte le giornate a rassicurare il mondo che l’Italia sarà in buone mani, ma non è così. E lo sappiamo perché i tuoi alleati, Berlusconi e Salvini, sono amici di Putin. E poi ci sono anche le tue amicizie, con quei leader di Paesi europei che hanno snobbato il Pnrr. Non hanno preso i soldi del Pnrr pur di non cambiare le loro regole interne sui diritti e sulla Rule of Law. Questo significa che grazie alle tue amicizie l’Italia sarà ancor più isolata in Europa, non solo a causa di Salvini e Berlusconi, ma anche per le tue alleanze”.