Meloni torna sul tema dell’immigrazione e manda un messaggio chiaro a tutta l’Europa. Dopo che il decreto Cutro è passato al Senato, l’Italia sia avvia verso una politica chiara verso la questione dei migranti.
Meloni vuole regolare l’immigrazione
“Il governo italiano continuerà a contrastare i trafficanti di esseri umani, salvando vite in mare, promuovendo gli ingressi legali e accogliendo chi ha davvero diritto alla protezione internazionale, costruendo un futuro in Africa“, ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “L’immigrazione è un fenomeno che va regolato, non possiamo permettere che siano i trafficanti a scegliere chi arriva in Italia. Sono loro i primi nemici di chi può trovare accoglienza e ricostruire la propria vita in Italia”, ha spiegato Meloni.
“E’ nel quadro dell’interesse nazionale che ragioniamo, è la nostra bussola, questi piani di sviluppo economico e sociale non possono essere sabotati dalle bande di criminali che organizzano la tratta degli esseri umani. L’Ue ha dato una prima risposta alle nostre analisi e proposte: in soli due Consigli a Bruxelles, quello del 9 febbraio e quello del 23 marzo, siamo riusciti a far cambiare paradigma. Noi abbiamo chiuso l’era in cui l’Italia taceva”, ha detto Meloni.
La premier annuncia un’operazione navale e aerea per la sorveglianza del Mediterraneo
“L’Unione europea deve dar vita a un’operazione navale e aerea per la sorveglianza del Mediterraneo centrale e orientale e il contrasto dei trafficanti di esseri umani”, ha detto la Meloni a “Il Foglio”. Una missione che, secondo Meloni, deve avvenire “in stretto coordinamento e appoggio con i Paesi di partenza, che a loro volta devono essere dotati di tutti i mezzi necessari per stroncare la tratta”. Il presidente, inoltre, propone una “gestione comune dei rimpatri delle centinaia di migliaia di irregolari presenti sul territorio europeo”. Secondo il presidente del Consiglio, “l’Ue deve disporre di una robusta capacità finanziaria per gli investimenti economici nel continente africano, i finanziamenti dovranno essere erogati sulla base di accordi vincolanti, misurabili per obiettivi e risultati, prima di tutto con gli stati che sono oggi le basi di partenza dei migranti e con i paesi più poveri“. Infine, ma non meno importante, nella strategia proposta da Meloni c’è “una presenza capillare dell’Europa nella formazione, istruzione e ricerca per i giovani del continente africano”.
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