Mestre, incidente terribile che ha coinvolto un pullman pieno di turisti stranieri che rientrava in serata da Venezia. Il bilancio è sconcertante e la Procura ha aperto un’inchiesta contro ignoti per adesso.
Mestre, incidente pullman: le cause
Un terribile incidente ha scosso la comunità di Mestre e non solo. Un pullman è precipitato dal cavalcavia con a bordo turisti stranieri, tra cui ucraini, francesi, croati e tedeschi, che rientravano a Marghera dopo essere stati a Venezia. Il mezzo è precipitato, dopo aver toccato i fili dell’elettricità, facendo un volo di circa 30 metri. “L’impressione visiva, dopo la rimozione delle salme, è che ci troviamo di fronte ad una tragedia di giovani, se non giovanissimi, salvo qualche adulto”, sono state le parole di uno dei capi soccorritori che si trova ancora sul luogo dell’incidente.
Il Governatore della regione Veneto Luca Zaia ha dato la notizia sui social poco dopo l’accaduto coni primi dettagli: “L’incidente è avvenuto poco prima delle ore 20 sul cavalcavia della bretella che da Mestre porta verrso Marghera e l’autostrada A4. Nel primo tratto in discesa il pullman, per cause da accertare, ha sfondato il parapetto, è caduto giù finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, incendiandosi. Alcune delle prime vittime recuperate sarebbero morte carbonizzate“.
Tra le prime ipotesi avanzate quella di un malore dell’autista che è deceduto a seguito della caduta. Si chiamava Alberto Rizzotto, aveva 40 anni ed era originario di Tezze di Piave in provincia di Treviso. L’autista, secondo quanto riferito dall’assessore alla Viabilità, Renato Boraso, a Rainews24, era esperto con almeno 6-7 anni di guida alle spalle. ”A vedere la scena viene un malore, perché il bus è precipitato uscendo di strada su un rettilineo”, così all’Adnkronos Paolo Rosi, direttore 118 Regione Veneto sull’incidente di Mestre.
Quanti sono i morti e feriti
Secondo la prefettura nell’incidente ci sono stati 21 morti, tra cui due bambini, e 15 feriti il bilancio definitivo della tragedia. La procura di Venezia ha aperto un fascicolo d’inchiesta, per ora contro ignoti. Il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi ha detto che un riesame di quanto accaduto al pullman sarà fatto oggi. “Noi allo stato non siamo in grado di fare una ricostruzione precisa degli avvenimenti”, ha detto, rimandando alle prossime ore ulteriori commenti. “Oggi disporremo un’attività medico-legale”, ha poi aggiunto, “sia per attività ordinaria di controllo sia anche perché possiamo immaginare che vi sia qualche soggetto privo di documenti e dobbiamo provvedere ad acquisire tutti gli elementi necessari per l’identificazione”.