Michela Murgia ha parlato in un’intervista della sua battaglia contro il tumore che ha scoperto di avere. La scrittrice ha confessato che la malattia ha allungato in qualche modo la sua vita. Ecco le parole della Murgia in merito.
Michela Murgia e il tumore che ha allungato la sua vita
La scrittrice Michela Murgia è malata di tumore al quarto stadio, con metastasi “già nei polmoni, nelle ossa, al cervello”. La scrittrice ha rilasciato un’intervista parlando della sua malattia a Vanity Fair rispondendo alla domanda: “Come ha vissuto la diagnosi del suo tumore?”.
La stessa scrittrice al Corriere della Sera dove, in un’intervista ad Aldo Cazzullo, spiega di avere ormai “mesi di vita”. Inoltre, Murgia spiega di aver quindi deciso di sposarsi “perché lo Stato chiede un ruolo” e che “mio marito saprà cosa fare”. Intanto, mentre si sta sottoponendo a una “immunoterapia a base di biofarmaci” per rallentare la malattia, la scrittrice ha comprato una nuova casa “con dieci letti dove la mia famiglia queer può vivere insieme”.
Le parole della scrittrice: “Sono arrivata in ospedale in fin di vita”
La Murgia ha confessato che essere venuta a conoscenza del tumore al momento del ricovero in ospedale le ha allungato la vita in qualche modo. “Io sono arrivata in ospedale in fin di vita. In ambulanza, in pronto soccorso e poi subito in sala operatoria. Era il secondo lockdown, Capodanno del 2021. Ero in condizioni di semi incoscienza, convinta di morire e con i medici convinti che sarei morta. In realtà, sono sopravvissuta alla terapia intensiva per una reazione straordinaria del corpo alle prime cure di rianimazione e a due operazioni di svuotamento d’acqua dei polmoni. Quando mi sono ripresa e sono uscita, quando è arrivata la diagnosi del tumore era una buona notizia, perché avevo ancora tempo: non sarei morta in terapia intensiva”.
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