Milan Kundera è stato uno dei più grandi romanzieri del Novecento. Lo scrittore si è spento all’età di 94 anni nella sua casa di Parigi dove viveva con la moglie. Tanti i suoi libri sono diventati un successo in tutto il mondo.
Milan Kundera, chi era lo scrittore: vita privata
Milan Kundera era il famoso scrittore che è morto all’età di 94 anni a Parigi, dove si era trasferito nel 1975. Nato a Brno, il 1 aprile 1929, lo scrittore è stato uno dei più grandi romanzieri del Novecento. Prima della scrittura la sua passione è stata la musica fin da bambino, in particolare pianoforte e la passione per la musica tornerà spesso nei suoi testi letterari. Dopo aver frequentato i corsi di letteratura e filosofia all’Università Carlo di Praga, Kundera passa alla Facoltà di Cinematografia dell’Accademia delle arti drammatiche e musicali di Praga, dove si laurea nel 1958 e ne divenne docente con l’incarico del corso di Letterature comparate (1958-69).
Nel 1968 si schiera con il movimento di riforma della cosiddetta ‘Primavera di Praga’: dopo l’intervento sovietico in Cecoslovacchia Kundera non poté più pubblicare e nel 1970 fu licenziato perdendo il posto di docente. Così arriva il trasferimento a Parigi, insegnando prima all’Università di Rennes e poi all’Ecole des hautes études en sciences sociales della capitale francese.
Milan Kundera: moglie
Lo scrittore era sposato con Věra Hrabánková. Molto discreto sulla sua vita privata, lo scrittore diceva così dell’amore: “Forse non siamo capaci di amare proprio perché desideriamo essere amati, vale a dire vogliamo qualcosa (l’amore) dall’altro invece di avvicinarci a lui senza pretese e volere solo la sua semplice presenza”.
Milan Kundera e il Nobel
Non ha mai ricevuto il premio Nobel anche se tante volte è stato il lizza. Lo scrittore ha ottenuto numerosi riconoscimenti: nel 1973 il Prix Médicis, nel 1978 il Premio Mondello, nel 1981 l’American Common Wealth Award alla carriera, nel 1985 il Jerusalem Prix, nel 1987 il Premio di Stato austriaco per la letteratura europea, nel 1987 il Nelly-Sachs-Preis, nel 1990 la Legion d’onore della Repubblica francese, nel 1991 l’Independent Foreign Fiction Prize, nel 1994 il Jaroslav-Seifert-Prize, nella 1995 la Medaglia al Merito della Repubblica Ceca, nel 2000 il Premio Herder, nel 2001 il Gran premio di letteratura dell’Accademia francese.
L’insostenibile leggerezza dell’essere e i libri
Il suo primo grande successo fu “Lo scherzo”, del 1967. Seguito da “Il valzer degli addii”, quindi nel 1984 dal successo in tutto il mondo de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”. Dalle sue opere sono stati tratti soggetti e sceneggiature di alcuni film, fra i quali “Lo scherzo” (1969) e soprattutto “L’insostenibile leggerezza dell’essere” (1988), fim diretto da Philip Kaufman con Daniel Day-Lewis (Tomáš) e Juliette Binoche (Tereza).