È iniziato questa mattina al depuratore di MM di Nosedo (via San Dionigi 90, Milano) il Festival Internazionale dei Depuratori. Giunta alla sua decima edizione (dal titolo “Dal fango, la CENERE: Artisti custodi del focolare della città”), la rassegna si è aperta alla presenza, tra gli altri, del presidente di MM Simone Dragone, dell’amministratore delegato Francesco Mascolo e dei rappresentanti delle amministrazioni di Comune di Milano, Regione Lombardia e Città Metropolitana.
Un approccio nuovo per scoprire l’eccellenza tecnologica del ciclo idrico milanese
Il Festival nasce da un progetto di Ornella Piluso, fondatrice e direttore artistico dell’Associazione culturale e Movimento di pensiero Arte da mangiare, e si propone di presentare i depuratori come luoghi emblematici di una nuova coscienza e prospettiva, necessari per guardare alle sfide attuali in campo ambientale e sociale. Attraverso l’arte e la cultura, l’iniziativa pone lo sguardo sulle più urgenti tematiche ambientali: dalla depurazione dell’acqua al risparmio energetico, dall’economia circolare al benessere universale. Un approccio nuovo per scoprire l’eccellenza tecnologica del ciclo idrico di Milano gestito da MM Spa, anche attraverso il linguaggio dell’arte con gli artisti del MAF – Museo Acqua Franca.
Fino a domani, sabato 11 maggio, si alterneranno incontri sui temi della cultura e del territorio e visite guidate tra le installazioni e le performance artistiche all’interno dell’area del depuratore di Nosedo.
I depuratori milanesi gestiti da MM
MM gestisce gli impianti di depurazione di Milano San Rocco e Milano Nosedo, in grado di servire complessivamente fino a 2.286.000 di abitanti equivalenti, che trattano circa il 90% delle acque reflue prodotte nell’area milanese.
I depuratori costituiscono veri e propri presidi di economia circolare a livello europeo, che mirano all’efficientamento delle risorse idriche e restituiscono acqua pulita da destinare anche all’irrigazione agricola.