Napoli Manfredi lascia senza fondi: il neo sindaco in un’intervista a la Repubblica fa venire fuori alcune criticità trovate al suo insediamento e lancia anche un appello al governo centrale.
Napoli Manfredi lascia senza fondi: il rischio c’è
Gaetano Manfredi è pronto a fare un passo indietro. Il neo sindaco lancia un appello in un’intervista a la Repubblica: subito fondi e personale per la città campana.
Secondo Manfredi “Napoli può risollevarsi sul serio: ora o mai più. Ma questo processo deve essere accompagnato dal governo con un forte intervento nella Finanziaria”. L’appello deciso è stato lanciato direttamente al governo centrale con il rischio di lasciare l’incarico se non venisse ascoltato: “Non credo che si potrebbe andare avanti in queste condizioni”. Dimissioni? “Farei una valutazione con i cittadini e le forze politiche“. Perché senza risposte “è come fare la Formula 1 senza benzina”.
Napoli, cosa serve per Manfredi
Il sindaco Manfredi detta la linea guida e soprattutto spiega cosa serve al Comune di Napoli: “Un intervento tra i 100 e i 200 milioni l’anno per la spesa corrente, per 5 anni”. La carenza e il ricambio di personale pesa: “Abbiamo bisogno di almeno mille unità tra personale tecnico per il Pnrr”, spiega inoltre Manfredi, che appena insediato riferisce di aver trovato al comune “una situazione inimmaginabile“, parlando di “un enorme problema di personale e totale disorganizzazione dei servizi”.
Il sindaco spiega che “negli ultimi anni soprattutto, per i cambi continui di amministratori in giunta, non c’è stata pressocché nessuna continuità o memoria, e tanti dirigenti sono andati in pensione senza lasciare consegne. Dieci anni fa il Comune aveva intorno ai 12mila dipendenti, oggi poco più di 4mila. Tanti servizi hanno un unico dirigente. Sapete cosa significa? Che la zavorra dei vincoli e del debito che derivano dal passato, uniti ad un Palazzo quasi desertificato, ci impedisce qualunque movimento. Non avere alcuna agibilità sul Bilancio significa impattare enormemente sulla qualità di vita dei cittadini. È impossibile governare la città se non possiamo mettere risorse per la manutenzione ordinaria delle scuole, occuparci del verde, incrementare progetti del Recovery Plan, consentire straordinari ai vigili urbani. Abbiamo la più bella metropolitana del mondo ma non ci sono treni a sufficienza, e i bus sono pochissimi. E il grande paradosso è che questa paralisi si manifesta proprio quando c’è una pioggia di miliardi destinata al Sud. Soldi che, però, rischiano di non arrivare mai sui territori, e di non essere mai spesi”.
I soldi ci sono ma vengono distribuiti male secondo il neo sindaco di Napoli: “C’è “una pioggia di miliardi destinata al Sud“, ma, avverte, “rischiano di non arrivare mai sui territori, e di non essere mai spesi”.