Napoli, insegnante di sostegno trovato morto a scuola: riporta segni di coltellate. La vittima era un ex consigliere comunale a Mugnano. Il figlio ne denuncia la scomparsa alle 19.25, gli agenti trovano il corpo nel cortile dell’istituto.
Napoli, insegnante trovato morto nel cortile della scuola: si indaga per omicidio
Alle ore 22.30 del 27 settembre, è stato trovato il corpo senza vita di Marcello Toscano, insegnante di sostegno di 64 anni. Il cadavere era nel cortile dell’istituto in cui lavorava, scuola media Marino Guarano a Melito di Napoli. Toscano era noto a livello locale per aver ricoperto il ruolo di consigliere comunale a Mugnano. È stato il figlio della vittima a lanciare l’allarme. Non riusciva a contattare il padre da ore e alle 19.25 si è rivolto ai carabinieri. Gli agenti hanno trovato il corpo in un’aiuola del cortile scolastico, nascosto dietro ad un cespuglio.
Secondo i primi rivelamenti degli inquirenti, Toscano sarebbe morto in seguito ad un pestaggio: il corpo riporta “ferite riconducibili ad un’arma bianca“. “Non so cosa sia successo” -commenta il professor Andrea Cipolletti, amico della vittima- “Ma potrebbe essere stata una nota a scatenare l’ira di qualche ragazzo o qualche genitore”. La scuola media Marino Guarano non è nuova ad aggressioni di questo tipo. Lo scorso maggio fece scalpore il ferimento di un ragazzino di 13 anni, colpito alla schiena da un suo compagno con un’arma da taglio.
L’ira dei familiari e l’appello del Sindaco: “Non lasciateci soli”
I familiari di Toscano hanno sfogato la loro rabbia sul web per l’ingiusta morte dell’insegnante. Il cugino della vittima, Marcello Curzio, ha scritto un post infuriato su Facebook: “L’hanno ammazzato come un cane nel cortile di una scuola della Repubblica Italiana nella tarda mattinata di un anonimo martedì di fine settembre, cronache da Melito, dove si muore senza un perché e tra l’indifferenza generale”. Il Sindaco di Melito Luciano Mottola ha lanciato un lungo appello allo Stato: “Non lasciateci soli! Ancora una volta la nostra città è stata sconvolta da un gravissimo fatto di cronaca in un momento in cui sembrava poter ritrovare la tanto agognata serenità. L’assassinio di un insegnante all’interno del cortile di una scuola è forse il punto esclamativo su una questione, quella dell’emergenza sicurezza, che sin dal primo momento ho cercato di attenzionare al governo centrale ma che non ha avuto ancora risposte concrete, nonostante le continue sollecitazioni”.