Spencer Elden è il bambino, ormai trentenne, reso celebre dalla fotografia di copertina del secondo disco dei Nirvana, Nevermind, uscito nel 1991. Dopo tre decenni l’ex infante ha deciso di fare causa alla band e di chiedere un maxi risarcimento per quello scatto in cui nuotava nudo in una piscina, all’età di quattro mesi, inseguendo una banconota.
L’accusa è di contenuto pedopornografico non autorizzato (né da lui, né dai suoi tutori legali di allora) che gli ha causato negli anni stress emotivo estremo.
Nevermind, il bambino della copertina fa causa ai Nirvana dopo 30 anni
Spencer Elden, l’allora bambino-icona dell’album Nevermind dei Nirvana, fa causa alla band trent’anni dopo. I motivi sono essenzialmente due: il primo è che Elden non ha potuto dare l’assenso all’uso della propria immagine, né i genitori hanno firmato per lui alcuna liberatoria, secondo quanto riporta il sito TMZ.
Rick Elden, il padre di Spencer, era amico del fotografo che si è incaricato di fare il famoso shooting per l’album a Los Angeles. In nome dell’amicizia che li legava, Rick Elden portò il figlio di pochi mesi al servizio fotografico, e qui il bimbo è immortalato nudo sott’acqua mentre inseguiva una banconota da un dollaro. Il resto è storia. Ma non solo: è anche pedopornografia, come ha sottolineato il protagonista dello scatto.
Quest’ultimo ha dichiarato che l’immagine contiene evidenze di pornografia infantile, riportando che i Nirvana non avrebbero garantito la promessa di coprire i genitali con un adesivo.
Nevermind, il bambino della copertina chiede maxi risarcimento
L’accusa di Spencer Elden è stata presentata formalmente il 24 agosto dal legale Robert Y.Lewis, insieme alla richiesta di un maxi risarcimento, pari a 150mila dollari. “Il danno permanente di cui ha sofferto include, ma non si limita ad esso, stress emotivo estremo e permanente con manifestazioni fisiche, interferenze con il normale sviluppo educativo, problemi medici e psicologici e altre perdite che saranno descritte e provate al processo”, è quanto riporta la BBC. Ancora nessuna dichiarazione ufficiale da parte dei rappresentanti dei Nirvana e delle loro etichette discografiche.