Niente da fare per la lista promossa da Marco Cappato. C’era attesa per la decisione del giudice sull’ammissibilità o meno della lista ‘Referendum e Democrazia con Cappato’. L’accoglimento del ricorso in extremis avrebbe addirittura potuto comportare uno slittamento del voto, previsto per il 25 settembre.
Ricorso lista Cappato: respinto
La decisione sul ricorso d’urgenza presentato dai legali della lista ‘Referendum e Democrazia con Cappato’ dopo l’esclusione alle prossime elezioni è arrivata. La battaglia di Marco Cappato e Eumans per la firma digitale per le elezioni ha incontrato lo stop da parte dal Tribunale di Milano.
Nella nota si legge come “il giudice non è stato posto in condizione di verificare la sussistenza del predetto elemento di fatto (la verifica dell’effettiva presenza delle sottoscrizioni digitali raccolte assieme ai certificati) della fattispecie controversa (verifica che non può esimersi dal fare, attesa la contestazione di parte resistente)”.
Il commento di Marco Cappato
“Una decisione insensata – dichiara Marco Cappato, leader della lista . Ci imputa di non avere provato l’esistenza delle firme, attribuendo a noi un dovere – la verifica delle firme – che è notoriamente in capo alla Corte d’Appello e non certo ai presentatori”.
Anche per questo – ha proseguito Cappato – presenteremo immediato reclamo. Nel silenzio assoluto da parte di governo, Parlamento e presidente della Repubblica, il giudice di Milano si è trovato a dover decidere in condizioni di oggettivo ricatto prodotto dall’inerzia istituzionale. Anche per questo la nostra azione non finisce qui. E’ in preparazione un reclamo urgente e ricorsi a giurisdizioni internazionali”.
Elezioni confermate il 25 settembre
Il ricorso, depositato il 2 settembre scorso, mirava a ottenere la riammissione della lista e il riconoscimento della validità della firma digitale. La lista Referendum e Democrazia di Marco Cappatoera stata respinta per la partecipazione alle elezioni politiche, in quanto erano state presentate anche firme digitali. La decisione del giudice della prima sezione civile Andrea Borrelli avrebbe potuto anche comportare uno slittamento del voto.
«Se il giudice non dovesse accogliere il ricorso – aveva detto in conferenza stampa l’avvocato Giovanni Guzzetta, ordinario di diritto pubblico e legale difensore della lista di Cappato, – chiederemo di sollevare una questione di legittimità costituzionale, per la palese irragionevolezza del presunto divieto di presentazione in forma elettronica di liste in occasione delle elezioni, laddove, come sappiamo, da più di un anno la stessa identica procedura è ammessa invece per iniziative di un valore costituzionale altrettanto rilevante e cioè per le iniziative referendarie e le iniziative di legge popolare. Si tratterebbe di una violazione, flagrante e paradossale, dell’articolo 3 della Costituzione».