Nubifragio a Formia, l’inondazione causa venti sfollati. Il maltempo ha causato gravi danni nel Sud Pontino, già colpito da fiumi di fango e alluvioni lo scorso settembre: “Le auto galleggiavano come sospese, arrivavano fino al primo piano”.
Nubifragio a Formia, venti sfollati per l’inondazione: “Le auto galleggiavano”
Formia soffre ancora per il maltempo, a poco più di un mese dalla bomba d’acqua del 29 settembre. Nel pomeriggio del 19 novembre il Sud Pontino è stato nuovamente colpito da un nubifragio, che ha provocato parecchi danni a diversi palazzi ed abitazioni. Fiumi di fango, pietre e detriti si sono riversati nelle vie della città, in particolare nelle zone di via Gramsci, via Farano, Acqualonga e la zona di Penitro. Si registrano almeno venti sfollati, membri di otto famiglie costrette ad abbandonare i propri appartamenti in via Gramsci.
Uno dei residenti ha raccontato quelle ore di paura a LatinaOggi: “Un fiume d’acqua ha invaso il primo piano ed il pian terreno di una palazzina in Via Antonio Gramsci, provocandone il crollo di mura perimetrali. Abbiamo visto le nostre le macchine che galleggiavano come sospese, arrivando addirittura fino al primo piano del palazzo. Abbiamo i garage pieni di fango. La parte interna degli androni del palazzo sono piene d’acqua, acqua che continua a scendere partendo dal primo piano in giù, quello più colpito”.
L’intervento dei soccorsi: “Nessun danno a persone, valutiamo ulteriori sgomberi”
I soccorritori si sono subito attivati per fornire supporto. I Vigili del Fuoco, i Carabinieri, la Protezione Civile e la Polizia locale, con il supporto di tecnici del Comune, sono accorsi sul posto per aiutare la popolazione durante il nubifragio. Anche il sindaco di Formia Gianluca Taddeo si è recato sul luogo del nubifragio. Il primo cittadino ha inoltre rilasciato alcune dichiarazioni sulle operazioni di soccorso: “Siamo immediatamente sopraggiunti sul posto non appena sono arrivate le prime segnalazioni presso la COC. I Vigili del Fuoco e Protezione Civile si sono immediatamente attivati con le pompe per aspirare tutta l’acqua che si era insediata all’interno degli appartamenti. Al momento si sta valutando la possibilità di sgomberare un immobile. Si valuta inoltre di interdire l’accesso di un altro stabile e mettere in sicurezza 10-11 famiglie in tutto. Sono 3 i condomini interessati, ma per fortuna non sono stati registrati danni a persone“.