Abbattutosi qualche giorno fa sulla Nuova Zelanda, l’uragano Gabrielle continua a danneggiare il paese oceanico, sia dal punto di vista economico, che dal punto di vista territoriale e demografico.
Difficile gestire un ciclone così tanto forte.
L’uragano Gabrielle continua a colpire la Nuova Zelanda: vittime e danni in aumento
Tutto ha avuto inizio qualche giorno fa, precisamente il 13 Febbraio 2023. Quella che sembrava una forte tempesta si è trasformata, ben presto, in un preoccupante uragano – dal nome Gabrielle – che, dopo aver causato il blackout, ha continuato a danneggiare il paese. Nei primi giorni fu ordinata anche la chiusura delle scuole e la cancellazione dei voli, come conseguenza del fenomeno atmosferico.
I giorni sono passati, ma la situazione non fa che peggiorare. Si registrano infatti ingenti danni che superano i 6 miliardi di euro. In più, sale a quota 11 il dato dei decessi. L’isola del Nord combatte – strenuamente – contro qualcosa di molto più grande.
Non è ancora possibile quantificare la gravità dei danni, anche perché è in costante aumento. A parlarne anche Grant Robertson, ministro delle finanze neozelandesi, durante un’intervista rilasciata ai media.
Lui stesso ha confermato la serietà della vicenda:
“È chiaro che la devastazione di infrastrutture, case e imprese è molto significativa”.
Il ministro Robertson si aspetta così cifre considerevoli, che possono essere confrontate con quelle raggiunte nel 2011, quando sul paese si abbatté il terremoto di Christchurch. In quell’occasione la stima dei danni raggiunse i 13 miliadi di dollari neozelandesi (all’incirca 7,6 miliardi di euro). Il forte uragano fino a questo momento non ha risparmiato niente e nessuno, distruggendo vigneti, frutteti e intere coltivazioni, andando ad intaccare lo sviluppo agricolo in alcune delle regioni più produttive del posto. Moltissimi residenti si ritrovano a non avere acqua ed elettricità e nemmeno le strade si presentano sicure.
Il ciclone non sembra voler smettere di tartassare la Nuova Zelanda, la quale sta cercando di resistere con tutte le proprie forze.