Sul tavolo del governo sono al vaglio i nuovi parametri per la definizione della zona gialla. Non c’è ancora accordo tra le autorità competenti, ma dal vertice tenutosi proprio il 20 luglio è emerso che l’ipotesi più accreditata è quella del passaggio in zona gialla con l’occupazione al 15% nelle terapie intensive e al 20% nei reparti ordinari. Una prima proposta, ormai superata, voleva invece il giallo al 5% dell’occupazione delle terapie intensive e al 10% nei reparti ordinari.
Nuovi parametri zona gialla, a rischio 5 regioni
A rischio sono 5 regioni italiane, che con un rialzo dei contagi potrebbero a breve tingersi di giallo.
Secondo i nuovi parametri per la definizione della zona gialla, se i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva dovessero occupare più del 15% dei posti disponibili a livello regionale scatterebbe il nuovo colore. Potrebbe accadere anche nel caso in cui i ricoveri per Covid-19 richiedessero più del 20% dei posti letto disponibili nei reparti ordinari, sempre a livello regionale.
Le nuove misure tengono dunque più in considerazione le ospedalizzazioni che il numero dei contagi, ma l’ultima parola la detterà la cabina di regia che dovrebbe riunirsi a Palazzo Chigi il 21 luglio. Le autorità, in quell’occasione, si confronteranno anche a proposito del green pass obbligatorio per accedere a luoghi ed eventi, e riguardo le misure di contenimento della pandemia.
Nel frattempo, secondo il bollettino del 19 luglio, i nuovi casi sono stati 2.072 e si sono registrati 7 morti, che hanno portato il totale a 127.874 vittime dall’inizio della pandemia. Le persone vaccinate in Italia, invece, secondo il dato aggiornato al 20 mattina, sono 27.581.936, il 51,07 % della popolazione over 12.