Home Facts Obesità: dalla chirurgia bariatrica una risposta innovativa, efficace e mininvasiva

Obesità: dalla chirurgia bariatrica una risposta innovativa, efficace e mininvasiva

Obesità: dalla chirurgia bariatrica una risposta innovativa, efficace e mininvasiva

L’obesità è una malattia che affligge circa 6 milioni di persone in Italia, con un impatto allarmante anche sui più giovani: il 19% dei bambini è in sovrappeso, mentre il 9,8% è obeso. Per l’85% degli adulti, l’obesità si accompagna a complicanze gravi come diabete, ipertensione, malattie cardiache e apnee ostruttive, fino a rischi oncologici che conducono alla morte prematura di 2,8 milioni di persone ogni anno. E il quadro è destinato a peggiorare con almeno metà della popolazione mondiale che soffrirà di obesità entro il 2035 Nonostante questa emergenza, l’obesità è ancora spesso percepita come una questione legata esclusivamente a stili di vita scorretti.

Giovanelli (Irccs Galeazzi): “Obesità è patologia con diverse cause”

“L’obesità è una malattia. Non è una colpa né una responsabilità del paziente,” spiega il Prof. Alessandro Giovanelli, Responsabile dell’Istituto Nazionale per la Cura dell’Obesità (INCO) presso l’IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano. “Si tratta di una patologia con cause genetiche, metaboliche e comportamentali. Spesso viene sottovalutata, poiché si guarda solo al volume del paziente, senza considerare le malattie correlate. Curare una malattia con le nuove tecnologie rappresenta ciò verso cui dobbiamo orientare il nostro impegno”.

In questo contesto critico la SICOB (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità), impegnata in prima linea nel contrastare questa patologia con un approccio multidisciplinare, si è fatta promotrice di un importante appuntamento di formazione specialistica in chirurgia bariatrica robotica presso il Training Center di ab medica.

Navarra (Sicob): “Chirurgia robotica ambito di interesse strategico”

“La SICOB – spiega il Presidente, prof. Giuseppe Navarra – è una Società multidisciplinare di circa 2000 soci di cui oltre il 30% ha meno di 40 anni e sta impiegando tante energie nella strutturazione di percorsi formativi per i propri soci. In quest’ottica, la chirurgia robotica rappresenta sicuramente un ambito di interesse strategico, offrendo delle possibilità straordinarie per la formazione dei giovani chirurghi. La chirurgia robotica, con strumenti come la doppia consolle e il monitoraggio da remoto, offre un’opportunità unica per formare i giovani chirurghi con livelli di precisione e sicurezza mai visti prima”.

L’avvio della collaborazione tra Sicob e ad medica

L’evento di formazione segna l’avvio di una collaborazione significativa tra la SICOB e ab medica, distributore esclusivo in Italia della chirurgia robotica da Vinci, rappresentando un momento cruciale nel panorama della formazione medica. L’obiettivo è potenziare le competenze mediche avanzate attraverso l’integrazione di tecnologie chirurgiche all’avanguardia.

Tra le opzioni terapeutiche più promettenti contro l’obesità severa, la chirurgia bariatrica si è affermata come uno dei trattamenti più efficaci per i pazienti che non rispondono alle terapie conservative. I dati SICOB indicano che nel 2023 in Italia sono stati effettuati 26.624 interventi di chirurgia bariatrica. La Lombardia guida la classifica con 8.145 procedure, seguita da Emilia-Romagna (3.428), Campania (3.679) e Veneto (1.204). Numeri che evidenziano il ruolo sempre più centrale della chirurgia bariatrica nel trattamento dell’obesità in Italia, riflettendo una tendenza in crescita anche a livello globale.

Raffaelli (Gemelli): “Chirurgia bariatrica robotica sta divenendo standard di trattamento”

“La chirurgia bariatrica robotica si sta progressivamente diffondendo e si sta affermando come standard di trattamento, soprattutto per i pazienti più complessi, in modo particolare i pazienti superobesi ed i pazienti che hanno subito precedenti interventi chirurgici.” afferma il Prof. Marco Raffaelli, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Endocrina e Metabolica del Policlinico Universitario Agostino Gemelli. “I vantaggi sono in effetti soprattutto quelli legati alla precisione nella dissezione ed alla facilità nel confezionamento di suture manuali, che in questo gruppo di pazienti possono essere particolarmente complessi. Nondimeno è lecito aspettarsi che in un prossimo futuro, grazie all’intelligenza artificiale applicata alle procedure chirurgiche, si possa andare nella direzione di una chirurgia guidata dalla macchina, con importanti implicazioni anche dal punto di vista della formazione e dei risultati ottenuti. Ovviamente questo non vuole dire che il robot si sostituisce al chirurgo, ma solo che può aiutarlo ad ottenere risultati sempre migliori”.

Come affermato dal professor Navarra questo sarà “il primo di un lungo calendario di momenti di formazione organizzati in collaborazione con ab medica, segnando un punto di svolta nella preparazione specialistica delle nuove generazioni di chirurghi e nella lotta all’obesità grave”.