Riflettori puntati sull’ottavo di finale della categoria +66 kg del pugilato femminile. Si disputa oggi, giovedì 1 agosto, l’attesissimo incontro tra l’azzurra Angela Carini e Imane Khelif, l’algerina esclusa dai Mondiali di Nuova Delhi del 2023 per non aver superato il “gender test”. Ma poi ammessa alle Olimpiadi 2024. Le atlete sono attese sul ring alle ore 12:20. Chi vince passa ai quarti di finale. La sfida sarà trasmessa in diretta in chiaro su Rai 2, RaiSport o Eurosport. Gli appassionati potranno seguire il match anche in streaming su RaiPlay, Sky Go, NOW, DAZN e Discovery+.
La sfida: Angela Carini contro Imane Khelif
Angela Carini, pugile campana, affronterà l’algerina Imane Khelif in un match che si preannuncia intenso e combattuto. Il match durerà al massimo tre round da tre minuti ciascuno. La vincente di questo incontro passerà ai quarti di finale, dove affronterà la vincente del match tra Hamori e Williamson.
Chi è Imane Khelif?
Imane Khelif è una pugile algerina che ha partecipato alle Olimpiadi di Tokyo 2021, raggiungendo i quarti di finale. L’atleta si trova al centro di varie polemiche, fra controlli sul testosterone risultati troppo alti per una competizione femminile, e i test che l’anno scorso avrebbero evidenziato cromosomi XY nel suo organismo. Khelif è stata esclusa dai Mondiali di Nuova Delhi per non aver superato un test sul testosterone, risultando fuori dai criteri di ammissibilità dell’IBA. Adesso, invece, è stata ammessa dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) a queste Olimpiadi: nei suoi documenti anagrafici non risulta alcun cambio di sesso e i suoi livelli ormonali rispettano i parametri richiesti.
Imane Khelif sul ring femminile: infuria la polemica
L’ammissione di Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi ha suscitato numerose polemiche. Il Ministro dello Sport italiano, Andrea Abodi, ha dichiarato che la presenza di Khelif potrebbe non garantire una “gara equa”, sollevando questioni sulla parità di opportunità tra atleti. “Quello delle atlete e degli atleti transgender è un tema che va ricondotto alla categoria del rispetto in tutte le sue forme. Ed è del tutto evidente che la dimensione dell’identità di genere in ambito agonistico pone il problema delle pari opportunità o delle stesse opportunità. Per Angela Carini non sarà così perché il CIO fa riferimento a un’idea di inclusività che prescinde da fattori primari irrinunciabili”, ha affermato Abodi. Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, e la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, hanno criticato la decisione del CIO, definendo Khelif una “pugile trans”.
La risposta del CIO
Il CIO ha difeso la sua decisione di ammettere Imane Khelif, sottolineando che la pugile è stata giudicata idonea in base ai suoi livelli ormonali. Mark Adams, portavoce del CIO, ha affermato che non ci dovrebbe essere una “caccia alle streghe” contro le atlete transgender, ribadendo che Khelif e Lin Yu-Ting, un’altra pugile coinvolta in simili polemiche, sono donne riconosciute come tali dai loro passaporti e dalle competizioni precedenti.
Angela Carini: “Decide il CIO, io mi adeguo”
Angela Carini ha dichiarato di rispettare le decisioni del CIO e di essere pronta a dare il massimo sul ring. La pugile campana ha espresso la sua determinazione a concentrarsi sull’incontro, nonostante le polemiche che hanno circondato la sua avversaria. “lo devo adeguarmi a quello che ha deciso il Cio, quindi andrò sul ring e darò tutta me stessa“, ha affermato.