Omofobia a Cesena, educatore gay sospeso dalla parrocchia dopo la pubblicazione di una foto in cui bacia un ragazzo. Era il referente principale del campo estivo della diocesi, ora annullato. Il sindaco di Cesena: “Pensavo che il Medioevo fosse alle nostre spalle”.
Omofobia a Cesena, educatore gay sospeso dalla parrocchia per foto in cui bacia un ragazzo
Un nuovo caso di omofobia scuote Cesena. Un educatore omosessuale, responsabile per l’organizzazione di un campo estivo parrocchiale in programma fra pochi giorni, è stato sospeso dalle sue funzioni dalla diocesi. La causa di tutto è una foto pubblicata sui profili social dell’animatore, dove è ripreso mentre bacia un ragazzo. La parrocchia non ha affatto gradito e ha deciso di rimuoverlo dal ruolo di educatore, pur proponendogli di restare al centro come organizzatore, in quanto unico maggiorenne del centro. Il ragazzo ha rifiutato e di conseguenza il campo estivo è stato annullato.
Le prime reazioni alla vicenda, il sindaco di Cesena: “Pensavo di aver superato il Medioevo”
Il parroco ha commentato la vicenda con qualche parola di circostanza: “È una vicenda per tutti noi dolorosissima che ci ha lasciato una profonda sofferenza”. Il caso è arrivato anche alle orecchie di Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, che ha dichiarato: “Pensavo che il Medioevo fosse ormai alle nostre spalle e che episodi di discriminazione come questo, inaccettabili, fossero estranei alla nostra città. Evidentemente mi sbagliavo”. Anche il politico e attivista LGBT Alessandro Zan si è detto indignato dal caso: “Senza parole. A Cesena un parroco, piuttosto che consentire all’educatore di svolgere il proprio ruolo, ha preferito cancellare il centro estivo, mandando in tilt decine di famiglie. Si predica amore, si pratica discriminazione. Grazie al Sindaco Lattuca per la netta condanna”.
La risposta della parrocchia: “Rattristati dal clamore mediatico, vogliamo trasmettere valori cristiani”
La parrocchia ha in seguito rilasciato un comunicato per chiarire al meglio la propria posizione: “La Chiesa di Cesena-Sarsina è una casa aperta e accogliente verso tutti. La Diocesi di Cesena-Sarsina intende offrire, nella complessità della vicenda, un chiarimento circa quanto avvenuto in un centro estivo parrocchiale. Spiace per la sofferenza arrecata a quanti sono stati coinvolti in maniera diretta e per quella portata alla comunità. Rattrista il clamore mediatico con cui si stanno alimentando opposte fazioni“.
La diocesi non smentisce quanto riportato dai giornali, ma specifica che la sospensione del ragazzo riguardava solo la sua posizione come educatore: “Il tema è molto delicato, ma quanto accaduto non riguarda un giudizio sui singoli o una discriminazione sui diritti. Con il Sinodo si interroga su come andare incontro alle persone che si sentono escluse dalla comunità in ragione della loro affettività. È una domanda che rimane aperta e sulla quale anche la Chiesa di Cesena-Sarsina è in cammino. A nessuno è stata impedita l’organizzazione del centro estivo. Questione diversa è il mandato educativo chiamato a trasmettere i valori cristiani. Resta ferma la disponibilità del vescovo a incontrare le persone nel rispetto delle loro scelte di vita”.