Ora legale torna in Italia ed è tempo di spostare le lancette in avanti, in questo modo si dormirà un’ora in meno ma si acquisterà più luce durante il giorno. Tuttavia, questa pratica non è uguale per tutti i Paesi del Mondo.
Ora legale 2023: quando si cambiano le lancette
In Italia la notte tra il sabato 25 marzo e la domenica 26 marzo 2022, si dirà addio all‘ora solare e gli orologi dovranno essere spostati in avanti di un’ora dalle 2.00 alle 3.00 della notte. L’ora legale resterà in vigore fino all’ultimo weekend di ottobre, si tornerà all’ora solare tra il 29 e il 30 ottobre.
Ora legale 2023: perché si dorme un’ora in meno
In Italia è stata introdotta la prima volta durante la prima guerra mondiale per risparmiare sull’uso della luce artificiale. Poi è tornata nella seconda guerra, ma in forma stabile è stata adottata solo nel 1966. In primavera le lancette si spostano in avanti, in autunno indietro. Per questo con l’ora legale si dorme tutti un’ora in meno, e con l’ora solare si guadagna un’ora di sonno.
Non è uguale per tutti i Paesi
Non in tutto il mondo si cambia l’orario. La maggior parte del Nord America e dell’Europa, ad esempio, usa l’ora legale, mentre la maggior parte di Africa e Asia non la usa. In America Centrale non hanno il cambio d’ora né l’Honduras, né il Guatemala e né il Nicaragua. Il Sudamerica ha invece una situazione mista, con la maggior parte dei Paesi che non usa l’ora legale, mentre Cile, Paraguay, Uruguay e le regioni meridionali del Brasile la usano. Stesso discorso per l’Oceania, dove da un lato la Nuova Zelanda e le regioni meridionali dell’Australia usano l’ora legale, dall’altro le restanti parti non la usano.
In Europa fanno eccezione solo l’Islanda, che ha scelto di utilizzare l’ora legale tutto l’anno, e la Russia che, dopo aver scelto l’espediente di abolire l’ora solare rimanendo tutto l’anno avanzati di un’ora, ed essendo seguita in questa prima decisione dalla Bielorussia, dal 2014 è tornata ad utilizzarla per tutti i 12 mesi dell’anno. La Turchia ha abolito l’ora solare nel settembre 2016, adottando il fuso orario UTC+3 tutto l’anno al posto del fuso orario UTC+2 che spetterebbe per via della posizione geografica.
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