Si avvicina il momento dell’addio all’ora legale, atteso da tante persone perché significa portare indietro le lancette dell’orologio e dormire un’ora in più. Quando sarà esattamente il cambio ora solare 2021?
Cambio ora solare 2021: quando
Il passaggio dall’ora legale all’ora solare avverrà nella notte fra sabato 30 e domenica 31 ottobre 2021. Alle 3 i cittadini dovranno spostare le lancette indietro di un’ora e rimetterle sull’orario delle 2. Questo significa, di fatto, che potremo avere un’ora di riposo in più. L’ora solare rimarrà in vigore fino all’ultimo weekend di marzo 2022, ossia tra sabato 26 e domenica 27. Allora gli orologi dovranno nuovamente essere spostati in avanti. In questo caso allora significa che si dormirà invece un’ora in meno.
La proposta di abolire il cambio dell’ora
Nell’agosto 2018 era stata avanzata la proposta di abolire il cambio dell’ora. Quasi 5 milioni di cittadini dell’Unione Europea si erano consultati. A esprimersi a favore dell’abolizione era stato il 76% dei votanti. Tuttavia, nella discussione che era seguita alla Commissione Europea non si era raggiunta una decisione univoca che accontentasse tutti i Paesi membri e al momento in Italia vige ancora il cambio dell’ora.
In quell’occasione l’unione aveva demandato ad ogni singola nazione la scelta su cosa fare. L’Italia decise di fatto di ‘non decidere’. Il Governo Conte bis fece richiesta formale a Bruxelles per lasciare le cose come stavano, ovvero sei mesi con l’ora solare e altri sei con l’ora legale, esattamente come da 54 anni a questa parte. Al contrario della Francia, per esempio, che ha deliberato, dopo una consultazione popolare indetta dall’Assemblea Nazionale, di bandire per sempre il cambio orario. I paesi del nord Europa come Finlandia e Polonia invece preferiscono nettamente l’ora legale, per poter sfruttare meglio la poca luce solare a disposizione durante il periodo invernale.
Spostare l’orologio un’ora indietro e tornare all’ora solare può mandare in tilt il nostro organismo per poche ore o, addirittura, sino a 3 settimane.
Con grosse ricadute su umore, fame, sonno, metabolismo e sistema immunitario.
Perdere un’ora di luce naturale e trascorrere più tempo con la luce artificiale, infatti, comporta una minore disponibilità di serotonina (ormone della serenità e dell’attività mentale) e di vitamina D (che, oltre ad incidere sulla salute delle ossa, stimola la risposta immunitaria innata e il tono dell’umore in senso positivo) e allontana la produzione di melatonina, l’ormone che regola la qualità del sonno, dalla durata alla profondità.
E dal dormire male derivano, inevitabilmente, vari problemi: astenia, mancanza di concentrazione, irritabilità, calo dell’umore, alterazione della resilienza dello stress.
“E non solo. A seconda della sensibilità del soggetto e delle condizioni che già manifestava prima del cambiamento” – spiega la Dottoressa Monica Bossi, medico chirurgo specialista in medicina interna, medicina integrata e funzionale, nutrizione biologica e nutraceutica, membro del Comitato Medico di Pure Encapsulations – “questo difficoltoso riallineamento tra orologio biologico e ambiente potrebbe portare a soffrire maggiormente di depressione, di emicrania, avere conseguenze sulla salute metabolica, immunitaria ed epatica coinvolgendo miocardio (in alcuni casi) o tiroide. Spostare un’ora indietro l’orologio significa accelerare, forzando, il naturale assestamento del nostro organismo al cambiamento di disponibilità di luce progressivo tipico dell’autunno e al conseguente cambio dei ritmi fisiologici”.
E attenzione perché si rischia pure di ingrassare!
“Il difetto del sonno” – precisa Bossi – “oltre a non favorire la pulsatilità adeguata della leptina, l’ormone che regola la sazietà, porta anche ad un incremento della grelina, l’ormone diurno che stimola la fame, soprattutto di cose dolci”.
Come affrontare, quindi, e superare nel migliore dei modi questo periodo di passaggio?
Ecco i 5 consigli e le utili indicazioni della Dottoressa Bossi:
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La sera prima del ritorno all’ora solare, quindi la notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, è consigliata una cena a base di carboidrati semplici non raffinati (ad esempio un piatto di riso o altri chicchi) con le verdure, oppure carne bianca, altrimenti frutta come prugne e banane o eventualmente un bicchiere di latte. Da evitare assolutamente carni rosse e primi con altre proteine animali.
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Sempre la notte tra il 30 e il 31 è opportuno andare a letto un’ora prima in modo da dormire lo stesso numero di ore al quale si è abituati e non un’ora in più.
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Prima di andare a letto può aiutare una doccia calda che predispone al sonno.
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Bisogna invece evitare di svolgere attività fisica nelle ore serali.
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Può essere opportuno, infine, per una durata che dipende dalle situazioni individuali di disequilibrio, l’utilizzo di supporti come gli adattogeni e i nutraceutici.
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Ad esempio:
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– la rodhiola che assieme al magnesio eleva la soglia di resistenza a qualsiasi tipo di stress (su umore, energia, fame e tendenza ad ingrassare);
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– la vitamina D che, soprattutto se presa prima di dormire, stimola la risposta immunitaria innata e il tono dell’umore in senso positivo, come si evince da studi sulla depressione nei paesi nordici per poca esposizione alla luce (fonte di normale attivazione di questa vitamina);
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– le vitamine del gruppo B che attivano la funzionalità cerebrale e l’energia generale e metabolica, agendo quindi anch’essi sulla soglia di fragilità dello stress;
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– l’ashwaganda che, associata a selenio e zinco, aiuta a contrastare la fragilità tiroidea e quella depressiva nei soggetti predisposti;
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– gli omega 3 (DHA/EPA) che sono utili a favorire la plasticità cerebrale;
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– alcuni sintomatici del sonno oltre che della modulazione dell’astenia nervosa correlata anche a suscettibilità del sistema nervoso, in generale con il gaba, il luppolo, la camomilla, la valeriana e la melatonina.