Pablo Marì è stato fortunato dopo aver subito l’aggressione nel centro commerciale di Assago. Il calciatore del Monza è stato trasportato all’ospedale di Niguarda in codice rosso sopratutto per l’accoltellamento alla schiena.
Pablo Marì, come sta il calciatore del Monza
Pablo Marì è il difensore del calcio Monza che gioca in Serie A. Il calciatore è rimasto coinvolto nell‘aggressione avvenuta nel centro commerciale di Assago a Milano nella serata di giovedì 27 ottobre. Il giocatore, che non è in pericolo di vita, ha trascorso la notte all’ospedale Niguarda, dove è stato ricoverato dopo essere stato colpito con una coltellata alla schiena, mentre faceva la spesa con la moglie e il figlio.
“Oggi ho avuto suerte – le parole di Marì riportate da Adriano Galliani, tra i primi ad andare a trovarlo in ospedale – perché ho visto una persona morire davanti a me. Ero con il carrello con dentro il mio bambino, ho sentito un dolore atroce alla schiena. Dopodiché ho visto quest’uomo accoltellare una persona alla gola, davanti a me”.
Il 29enne ha anche dei tagli sulla bocca, ma non avrebbe riportato lesioni agli organi interni. “È lucido, non è in pericolo ma è qualcosa che ha sconvolto tutti, la squadra voleva venire qui ma ovviamente non è possibile”, ha continuato Galliani.
C’è un morto e diversi feriti. Le cause dell’aggressione?
Nell’aggressione un uomo, un cassiere del supermercato di 30 anni, purtroppo è morto. Tre persone sono state trasportate in codice rosso in ospedale tra cui il calciatore del Monza Pablo Marì che sarà sottoposto a interventi chirurgico. Le persone coinvolte hanno dai 28 agli 81 anni, quattro sono uomini, due sono donne.
“Siamo profondamente addolorati nell’apprendere del decesso di un nostro dipendente in seguito all’aggressione verificatasi oggi nell’Ipermercato Carrefour di Assago. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia, con cui siamo in contatto per esprimere il nostro cordoglio”, il cordoglio di Christophe Rabatel, Ceo di Carrefour Italia. “Siamo vicini alle famiglie delle altre vittime coinvolte. Da parte nostra siamo a completa disposizione delle autorità competenti e faremo tutto quanto sia nelle nostre facoltà per permettere loro di svolgere il loro lavoro e ricostruire la dinamica dell’accaduto. Episodi del genere non dovrebbero mai verificarsi in assoluto, soprattutto durante lo svolgimento del proprio lavoro”.
“Una serata amara quella di oggi per la Lombardia per quanto accaduto al centro commerciale Milanofiori di Assago. L’abbraccio forte di tutti lombardi giunga alla famiglia del dipendente del supermercato che purtroppo ha perso la vita in seguito alle ferite inflittegli durante l’agguato”, le parole del presidente lombardo, Attilio Fontana. “Sto seguendo costantemente gli aggiornamenti sulle condizioni degli altri feriti – ha proseguito il governatore -, che fortunatamente non sembrano in pericolo di vita. Mi auguro che gli inquirenti facciano rapidamente luce su quanto accaduto. Ringrazio tutti coloro, dipendenti, clienti, forze dell’ordine e sanitari che sono intervenuti per bloccare l’aggressore”.
Tra le cause ancora da accertare ma si sa che l’aggressore, 46 anni, incensurato, avrebbe problemi psichici e sarebbe stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio. Quando è entrato nel centro commerciali ha iniziato ad urlare frasi senza senso in preda ad un evidente stato confusionale.