Francesca Donato è una dei candidati a sindaco di Palermo, dove intende succedere l’uscente Leoluca Orlando. Lei è ex leghista, convinta no Green pass e molto scettica sulla campagna vaccinale. “La mia candidatura esprime stanchezza per le tattiche e i giochetti sui nomi. Mi colloco trasversalmente e mi muovo da indipendente, apartiticamente”.
Francesca Donato si candida a sindaco di Palermo
Francesca Donato si candida a sindaco di Palermo. L’ex leghista tende la mano ai cittadini contrari alla vaccinazione e all’utilizzo del Green pass, ma alle elezioni si presenterà da sola. Nonostante sia nata ad Ancona, vive a Palermo da tempo, la definisce la sua città. Ed è per questo che ha deciso di candidarsi a sindaco. “Non è una decisione improvvisa – spiega a LiveSicilia – sono molte le persone deluse che mi hanno chiesto un impegno diretto. Palermo è una città che ha bisogno di un sindaco che lavori quotidianamente e in prima linea per farla funzionare. La misura è colma, non potremmo sopportare un’altra amministrazione come quella di Orlando. I palermitani hanno diritto a un sindaco che rispetti i loro parametri minimi di vivibilità”.
Il motivo per cui corre da sola, anziché unirsi ai partiti del centrodestra, lo illustra successivamente. “Sono francamente stanca delle schermaglie a cui assisto dentro il centrodestra. Le logiche che muovono i partiti in questo tipo di scelte si basano su equilibrismi, schieramenti, oggi più che mai indigesti dal punto di vista dell’opinione pubblica, o comunque non convincenti“. Per l’eurodeputata però non sono solo le schermaglie ad allontanarla dai partiti che potrebbero appoggiarla alle amministrative. “Non c’è nessuno che si occupi nel modo giusto e in via prioritaria dei problemi più urgenti e sentiti“, motiva. “Parlo del lavoro, dell’economia, ma anche dell’eguaglianza, dei diritti sociali, che non sono secondi ai diritti civili. Parliamo di lavoro. Mancano politiche attive serie per il lavoro e la tutela dei lavoratori in un momento critico come l’attuale. Sono temi che il centrodestra ha proprio abbandonato“.
L’idea per risollevare il Comune di Palermo
Francesca Donato, in corsa per le amministrative di Palermo, se eletta si troverebbe a fronteggiare un quadro economico disastroso. La candidata ne è cosciente e ha un’idea sul come fronteggiare la crisi. “La partita contabile è importantissima e va affrontata non solo con competenza ma pure con la forza politica di pretendere dal governo italiano l’aiuto necessario per affrontarla“, spiega ancora a LiveSicilia. “È indispensabile una seria interlocuzione, e non solo con Roma, ma con tutte le istituzioni, incluse quelle europee. È ora che una città come Palermo sia presente nelle dinamiche a livello internazionale. Stando dentro il Parlamento Europeo, ho capito molto bene l’importanza di questo aspetto”.
Il possibile elettorato di Francesca Donato
In quanto contraria alla campagna vaccinale e accanita no Green pass, la candidata a sindaco di Palermo tende la mano a un elettorato ben preciso. “Parliamo delle persone che non accettano tante imposizioni e limitazioni che ledono i diritti fondamentali, a partire dalla libertà individuale, dal diritto al lavoro, scolpiti nella nostra Costituzione“, spiega Francesca Donato. “Le mie posizioni rappresentano il sentimento di una minoranza di Italiani che ritrovo non solo in Sicilia ma ovunque. C’è una grandissima fetta di popolazione e di elettorato che è gravemente discriminata. Abbiamo bruciato in pochi mesi principi faticosamente affermatisi come la protezione delle minoranze da ogni discriminazione. Oggi c’è una minoranza gravemente ghettizzata, torturata. Si assiste ad un vero e proprio mobbing nei confronti di questa fascia di lavoratori, insopportabile, e a una pressione psicologica ai limiti della violenza privata. Io voglio rappresentare tutti”.